
Gaza: necessario un cessate il fuoco definitivo
Chiediamo congiuntamente un cessate il fuoco definitivo per porre fine alle atrocità che continuano ad avvenire a Gaza. Una perdita di vite dal 7 ottobre e durante gli 11 mesi di conflitto.
Chiediamo congiuntamente un cessate il fuoco definitivo per porre fine alle atrocità che continuano ad avvenire a Gaza. Una perdita di vite dal 7 ottobre e durante gli 11 mesi di conflitto.
Grazie ai finanziamenti di Community Jameel stiamo sostenendo migliaia di palestinesi, compresi neonati, evacuati da Gaza in Egitto per motivi sanitari. Leggi l’articolo per scoprire il nostro intervento.
Il numero di bambini uccisi o feriti dalle forze israeliane e dai coloni in Cisgiordania è più che raddoppiato da ottobre scorso, con una media di cinque bambini al giorno. Bisogna porre fine all'uso eccessivo della forza contro i civili.
Chiediamo che tutti i bambini palestinesi arrestati e detenuti arbitrariamente dall'esercito israeliano siano rilasciati immediatamente, così come i restanti ostaggi detenuti da gruppi armati palestinesi.
Confermato il primo caso di poliomielite a Gaza. La poliomielite è una malattia infettiva che invade il sistema nervoso: un’epidemia di polio potrebbe lasciare centinaia di bambini paralizzati. Parliamo di cos'è la poliomielite, tutto ciò che c’è da sapere sull’infezione da poliomielite e sulle conseguenze.
Per la Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario 2024 condividiamo la testimonianza di un medico di Gaza che lavora nel nostro team sanitario, tra sfide, paure e la scelta di lavorare come operatore umanitario a Gaza.
Il 19 agosto è la Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario dedicata agli operatori e operatrici che ogni giorno lavorano sul campo e che a volte rischiano la vita per aiutare. Ma chi è l’operatore umanitario? E perché si festeggia il 19 agosto?
La testimonianza di Becky Platt, infermiera pediatrica in un ospedale da campo a Gaza che racconta l'impatto devastante della guerra sui bambini della Striscia.
A quasi 300 giorni dall'inizio della guerra a Gaza, gli attacchi alle “zone sicure”, gli ordini di trasferimento incessanti e le morti degli operatori umanitari paralizzano la fornitura di aiuti. Senza l'accesso all'assistenza si continuerà a perdere vite umane.