Segnaliamo un'importante iniziativa della rete ASVIS, di cui anche noi facciamo parte, rivolta a sensibilizzare su un consumo sostenibile, attento alla salvaguardia delle risorse naturali.
Ci sono 1,4 milioni di bambini siriani rifugiati in età scolare che vivono come rifugiati nei Paesi limitrofi. Solo il Libano ha integrato nel suo sistema scolastico 150.000 bambini fuggiti dalla Siria, dilaniata dalla guerra.
Nel 2015 abbiamo destinato il 45% delle nostre risorse all'educazione con progetti internazionali rivolti a istruzione di base, educazione prescolare e nutrizione nelle scuole. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le comunità locali
Nel 2015 abbiamo incrementato dell'8%, rispetto al 2014, i fondi destinati ai programmi in Italia, allocando, nello specifico, il 39% delle risorse per l'Italia ai programmi di contrasto alla povertà.
Nel 2015 abbiamo raggiunto 3,9 milioni di beneficiari, in Italia e nel mondo, grazie all'impegno dei nostri 1.500 volontari e al sostegno di 408.500 donatori.
Quanto siamo consapevoli della discriminazione che soffrono i bambini rifugiati in tutto il mondo? L'informazione e l'autoconsapevolezza sono il primo passo per sconfiggere la discriminazione perché, finché non lo riconosciamo, il problema non esiste.
È tempo di bilancio e se dovessimo raccontare il 2015 attraverso un’immagine, sarebbe certamente quella del piccolo Aylan, il bambino siriano ritrovato annegato sulla spiaggia di Bodrum, paradiso turistico della Turchia.
La nostra presenza al primo World Humanitarian Summit, ha portato sul tavolo della conferenza mondiale, quegli obiettivi che riteniamo prioritari per alleviare le sofferenze di milioni di bambini e persone colpite da guerre, povertà ed emergenze.
Ieri sEducazione rifugiatii è concluso a Istanbul il primo World Humanitarian Summit: in risposta alla più grande ondata migratoria dalla Seconda Guerra Mondiale, di cui i rifugiati sono 19,5 milioni e di questi, quasi la metà, 7,5 milioni, sono bambini