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Coronavirus, il nostro impegno con i minori migranti

Minore straniero di spalle seduto a terra guarda panorama davanti a lui

La diffusione del Coronavirus nel nostro Paese genera difficoltà di diverso tipo, innanzitutto sanitarie, ma anche economiche e sociali. I minori migranti non accompagnati rientrano tra le categorie più vulnerabili che si sono trovati a fronteggiare questa crisi, ma in generale tutti i bambini e gli adolescenti stanno subendo ripercussioni molto significative a livello sociale e educativo. Per questo è fondamentale prestare particolare attenzione a quelli che già versavano in condizioni di particolare fragilità prima che si attuassero le misure di lockdown.

Per fare fronte all’emergenza sociale e educativa abbiamo attivato, sin dai primi giorni dell’emergenza, il programma “Non da soli” per offrire il nostro supporto ai bambini e alle famiglie più disagiate. Con la chiusura dei nostri centri CivicoZero, in rispetto delle norme di contenimento del covid-19, abbiamo attivato un programma straordinario di intervento anche con i minori migranti non accompagnati. 

Il programma straordinario dei nostri centri CivicoZero


I team di CivicoZero Roma (dal 2011 gestito in partnership con la Cooperativa CivicoZero Roma), Catania, Milano eTorino (quest’ultimo in collaborazione con l’Ufficio Minori Stranieri del comune di Torino) lavorano affinché  ognuno dei beneficiari, minori e neomaggiorenni migranti, ma anche minori italiani e di seconda generazione, non si sentano isolati e abbiano tutti gli strumenti educativi, informativi e relazionali per affrontare questo momento insieme. Il progetto CivicoZero ha convertito pertanto tutte le proprie attività da remoto per proseguire l'intervento nonostante le distanze, garantendo una vicinanza diversa, in forme nuove.

Di seguito le principali attività svolte da remoto nei tre territori, elaborate in maniera partecipata insieme ai beneficiari per garantire supporto e mantenere ascolto e vicinanza ad ognuno di loro.

CivicoZero Online

Abbiamo potenziato la presenza sui social network (creando ad esempio grppi chiusi su Facebook o Instagram), attraverso cui gli operatori possono dialogare con i ragazzi, proponendo quotidianamente contributi volti a
intrattenere, attraverso la condivisione di giochi, video, link.

  • informare, tramite informative multilingue, per aumentare la consapevolezza legata all'emergenza sanitaria in atto  ed orientare rispetto a quanto previsto dalla legge ai tempi del coronavirus;
  • proporre temi di confronto e discussione;
  • raccogliere stimoli, proposte e domande dai ragazzi/e;
  • promuovere il servizio di supporto legale;
  • informare ed orientare rispetto ai servizi attivi  del territorio;
  • dare supporto  tecnologico per garantire assistenza per la gestione di problematiche di carattere tecnologico;
  • offrire spazi di confronto creativo e laboratoriale, attraverso l’attivazione di gruppi  dedicati a video, musica e fotografia, e la proposta di contest, al fine di dare spazio e valorizzare  la sfera espressiva;
  • interagire in tempo reale con i ragazzi e le ragazze membri del gruppo, in una fascia oraria quotidiana dedicata, al fine di garantire uno spazio di ascolto, di decompressione, di relazione e gioco, che vuole essere l’omologo on line di quel che  accadeva tutti i giorni nel centro CivicoZero. 

Scuola di Italiano


La scuola di CivicoZero è accanto a tutti i beneficiari con gruppi specifici di livello per il sostegno alla didattica dell’apprendimento dell’italiano di base, nonché con azioni di supporto individualizzato e allo svolgimento dei compiti. Per favorire l’accesso alla didattica da remoto,  sono stati inoltre forniti a ragazzi e comunità strumenti tecnologici quali tablet o pc.

Ad integrazione dei percorsi di apprendimento dell’italiano, in alcuni territori è stato attivato un laboratorio multimediale/corso di italiano dell’informatica per rafforzare l’italiano e aumentare le competenze in ambito informatico.

Supporto legale

 
Garantiamo un costante supporto via FB e telefonico per dare seguito alle questioni legali rimaste in sospeso, così come rispondere a tutti i dubbi dei ragazzi ma anche produrre materiale informativo in varie lingue che spieghi bene, in un linguaggio child friendly, tutto ciò che sta accadendo. In alcuni territori si organizzano inoltre informative di gruppo rivolte a ragazzi e operatori delle comunità per offrire uno spazio di chiarimento e confronto sui decreti legislativi attualmente in vigore e altre tematiche legali correlate alla emergenza sanitaria in corso. 

Supporto autonomia


Continuiamo a supportare costantemente i ragazzi per ascoltare le loro paure e orientarli nella gestione dei loro percorsi di professionalizzazione, in molti casi sospesi, e autonomia. CivicoZero continua a seguire e monitorare i ragazzi che erano inseriti in progetti di autonomia prima dell'emergenza COVID-19.  Sta inoltre svolgendo un servizio di rilevazione bisogni, raccolta e diffusione di informazioni utili al sostegno dei ragazzi e delle ragazze neomaggiorenni che si trovano all'esterno delle strutture di accoglienza.

Mediazione culturale


Gli educatori e gli adulti di riferimento dei minori seguiti da Civicozero possono richiedere  il supporto di mediatori a chiamata sia tramite la nostra HELP LINE sia contattando direttamente lo staff di CivicoZero.

Servizi di base

 
Grazie alla mappatura costante dei servizi che vengono offerti sul territorio riusciamo a raggiungere anche le persone più in difficoltà. 

Civicozero è rimasto in contatto con i ragazzi fuori dai circuiti di accoglienza, che vivono condizioni di particolare marginalità, per sostenerli e supportarli, raccogliere i bisogni specifici e provare a dare una restituzione immediata sui bisogni primari, anche attraverso la fornitura di servizi di base. 

Proseguiamo infine le azioni di protagonismo e di cittadinanza attive attraverso gli incontri del gruppo SottoSopra e della Consulta dei ragazzi.
Il progetto CivicoZero è impegnato costantemente nella rilevazione dei bisogni ed è per questo in continua evoluzione. I progetti continuano a mantenere nei territori attenzione e raccordo con tutte le comunità di accoglienza con cui collaborano, per essere vicini anche agli adulti di riferimento e provare a dare un supporto nella eventuale gestione dei bisogni materiali e psicologici.

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