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Il divieto d’asilo negli Stati Uniti e i rischi per i diritti dei bambini

vista dall'alto di una baraccopoli in America Latina

Il divieto di asilo annunciato ieri dall'amministrazione Biden, che entrerà in vigore oggi, alla scadenza del Title 42, mina i diritti e la sicurezza di centinaia di migliaia di bambini e famiglie migranti, la maggior parte dei quali sta fuggendo da violenze e catastrofi naturali. La nuova politica non affronta le esigenze specifiche dei minori e già da tempo sollecitiamo l'amministrazione Biden a non varare restrizioni così devastanti. 

I rischi del divieto di asilo negli Stati Uniti

Il divieto di asilo causerà separazioni familiari e costringerà bambini, bambine e famiglie a cercare rifugio in Paesi in cui le tutele sono carenti o inesistenti. Alcune di queste nuove misure previste dalle politiche del divieto d’asilo potrebbero aumentare i pericoli che corrono i bambini migranti e le loro famiglie. 

"Impedendo l'asilo, il governo degli Stati Uniti sta sottoponendo le famiglie e i bambini che lo richiedono a maggiori, e inutili, pericoli e violenze. Pur comprendendo la complessità di ricostruire un sistema di immigrazione in crisi, le politiche che mettono in pericolo bambini e famiglie non sono la soluzione: sono inaccettabili, moralmente e legalmente", ha dichiarato Janti Soeripto, Presidente e Direttrice Generale di Save the Children negli Stati Uniti.

Inoltre, si teme che possa aumentare il numero bambine e bambini costretti a viaggiare non accompagnati. Ciò causerebbe anche l'aumento del rischio di deportazione dai Paesi della regione, una volta lasciata la nazione di origine. 

“È anche possibile che in tutte le Americhe si assista a una crescita della xenofobia e della discriminazione nei confronti dei migranti e a tassi più elevati di sfruttamento sessuale, violenza da parte di bande e trafficanti organizzati” ha commentato Victoria Ward, Direttore regionale di Save the Children in America Latina e nei Caraibi.

Cosa stiamo facendo

In America Latina e nei Caraibi, stiamo valutando se la situazione nei Paesi che saranno maggiormente colpiti dai cambiamenti che queste misure potrebbero introdurre. Il Guatemala e la Colombia sono oggetto di particolare attenzione, poiché ospiteranno i centri regionali annunciati dall'amministrazione statunitense. Ciò che ci preoccupa è la mancanza di informazioni su come i bambini, le bambine e le famiglie già in viaggio verso gli Stati Uniti dovrebbero procedere quando la nuova politica entrerà in vigore.

Negli Stati Uniti, insieme al Save the Children Action Network, continueremo a difendere i bambini, le bambine e le famiglie per garantire che i loro diritti siano rispettati e che siano trattati legalmente e umanamente, con dignità e rispetto. In collaborazione con una rete di rifugi e agenzie di servizi sociali lungo il confine meridionale degli Stati Uniti, siamo pronti ad accogliere i migranti e a sostenere qualsiasi necessità umanitaria che possa emergere.                        

Per approfondire leggi il comunicato stampa.                                

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