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L’educazione non può aspettare!

Zaino tra e macerie di un palazzo crollato durante il terremoto in Siria e Turchia

I risultati ottenuti dalla conferenza di alto livello di Ginevra per il rifinanziamento del Fondo Education Cannot Wait, non soddisfano i bambini e le bambine: questo perchè è stato raccolto poco più della metà dell'obiettivo di 1,5 miliardi di dollari per promuovere l'istruzione nelle emergenze e nelle peggiori crisi umanitarie del mondo.

I minori presenti alla conferenza ci hanno riferito che i leader devono ascoltare le bambine e i bambini nelle aree di crisi e dare priorità ai finanziamenti per garantire a tutti l'accesso a un'istruzione sicura e di qualità.

Il diritto all’educazione in emergenza

I conflitti, i cambiamenti climatici e le conseguenze del COVID-19 stanno compromettendo l'istruzione di 222 milioni di bambini in età scolare in tutto il mondo: quasi un bambino su 10. Tuttavia, i minori stessi identificano all’unanimità l'opportunità di andare a scuola e imparare in tempi di crisi come la loro massima priorità.

I terribili terremoti della scorsa settimana in Turchia e in Siria hanno bloccato l'educazione di milioni di bambini. Migliaia di edifici sono stati danneggiati e distrutti, comprese case e scuole.

L'istruzione in Siria è stata già duramente colpita da 12 anni di conflitto, sono oltre due milioni i minori che non hanno frequentato la scuola dall'inizio di quest'anno.

Nel Sud-Est della Turchia, i bambini rifugiati siriani che già sperimentavano alti tassi di abbandono scolastico e mancanza di un'istruzione di qualità, in assenza di finanziamenti tempestivi corrono il rischio di non tornare più in classe.

Quando le bambine e i bambini non vanno a scuola, perdono l'opportunità di un futuro luminoso. Per i minori in situazioni di emergenza, l'istruzione è spesso un'ancora di salvezza e dà loro un senso di normalità e sicurezza.

Cosa prevede il Fondo “Education Cannot Wait”

I Paesi donatori hanno promesso circa 826 milioni di dollari nell’ambito della conferenza di alto livello di Ginevra per il finanziamento del Fondo “Education Cannot Wait”. Anche l’Italia ha dichiarato pubblicamente il suo primo impegno a sostenere il Fondo con 2 milioni di euro entrando così a far parte dei donatori di ECW.

Il Fondo “Education Cannot Wait” annuncia lo stanziamento di 7 milioni di dollari per finanziare interventi di sostegno all’istruzione come risposta all’emergenza terremoto in Siria e chiede ai Leader mondiali di stanziare le risorse necessarie alla risposta educativa.

Gli annunci raccolti devono servire da sprone per coinvolgere altri donatori ma anche come punto di partenza per aumentare gli impegni esistenti ed evitare che milioni di bambini e bambine che vivono in alcuni dei contesti di crisi più pesanti e complessi, come quello siriano in cui al protrarsi del conflitto si sommano gli impatti devastanti del recente terremoto, continuino a pagarne il prezzo dell’inazione e a vedersi negato il diritto all’istruzione.

L'istruzione è un diritto fondamentale per ogni bambino e tale diritto non si esaurisce in tempi di emergenza. L'annuncio di stanziare 826 milioni di dollari per “Education Cannot Wait” è un trampolino di lancio importante per assicurare il diritto all’educazione in emergenze.

Tuttavia, Birgitte Lange, CEO di Save the Children Norvegia e rappresentante di Save the Children alla conferenza, ha dichiarato: “Siamo delusi dal fatto che poco più della metà di ciò che è necessario sia stato promesso. Questi bambini hanno bisogno che i leader mondiali si facciano avanti e investano nel loro futuro, invece troppi donatori non soddisfano le aspettative e la portata dell'urgenza richiesta."

Le testimonianze dei bambini dalla conferenza

I minori presenti alla conferenza hanno espresso la loro opinione e il loro desiderio di sentirsi parte chiamata in causa dai leader mondiali. Noi, ci facciamo mediatori del loro messaggio riportandovi le loro testimonianze e ribadendo a gran voce la loro esigenza di essere ascoltati:

"La scuola è la nostra seconda casa ed è uno dei luoghi in cui trascorriamo la maggior parte del tempo, quindi i leader devono assicurarsi che sia uno spazio sicuro per ogni bambino", ha affermato Ana Sofía, 14 anni, dalla Colombia, uno dei posti più pericolosi dove andare a scuola. "Se avessimo più risorse, ci sentiremmo più sicuri e non ci sarebbero così tanti abbandoni scolastici perché non avremmo paura di andare in aula".

"L'istruzione è molto importante per tutti i bambini poiché sono i leader di domani", ribadisce Nafisa, 17 anni, dalla Nigeria. Nafisa ha iniziato a sostenere l'educazione per le ragazze in Nigeria dopo aver visto come il conflitto in corso nel Nord-Est del Paese avesse un impatto negativo sui minori, in particolare sulle ragazze. “Le giovani costrette al matrimonio precoce hanno il diritto di essere istruite, ma questo diritto è negato. Meritano di essere istruite perché abbiamo bisogno di modelli che rendano realtà i nostri sogni” ha aggiunto.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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