Pakistan: migliaia di bambini non torneranno a scuola
Migliaia di studentesse e studenti in tutto il Pakistan si stavano preparando per l'inizio del nuovo anno scolastico. Purtroppo, hanno trovato le loro scuole completamente sommerse, con libri, lavagne, sedie e tavoli che galleggiavano.
Continuano le pesanti precipitazioni nel Paese, e le stime iniziali parlano di almeno 670.000 bambine e bambini colpiti anche se il numero reale potrebbe essere molto più alto.
Scuole: luogo di stabilità in mezzo al caos
Nella regione più colpita, la provincia di Sindh, quasi 16.000 scuole sono state danneggiate o distrutte. Circa 5.500 scuole sono state utilizzate per ospitare i bambini e le famiglie sfollate a causa delle inondazioni che hanno sommerso un terzo del Paese colpendo almeno il 14% della popolazione e sovraccaricando i servizi di emergenza.
"L'entità dei danni a cui stiamo assistendo impedirà a migliaia di bambini di tornare presto a scuola. Abbiamo visto interi edifici completamente spazzati via. I bambini, già alle prese con lo shock e l'orrore per ciò che sta accadendo intorno a loro, devono ora affrontare anche la perdita delle loro aule e dei luoghi sicuri in cui imparare. Sappiamo per esperienza che ci vuole tempo per riparare le scuole e molti di questi bambini hanno già perso mesi di istruzione a causa della COVID-19”, ha dichiarato Khuram Gondal, Direttore nazionale di Save the Children per il Pakistan.
Secondo le previsioni, la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane quando le forti piogge continueranno a colpire le regioni già allagate. Dagli ultimi dati, più di 3.800 sono gli adulti feriti o che hanno perso la vita. Ma la stima più preoccupante riguarda i più piccoli: quasi 400 bambine e bambini sono morti e altri 550 sono rimasti feriti a causa del crollo delle case o delle inondazioni.
Con il tuo sostegno possiamo intervenire con rapidità e salvare la vita dei bambini vittime di questa emergenza. Il nostro intervento, senza di te, non sarebbe possibile.
Cosa stiamo facendo
Stiamo già operando nelle province più colpite mettendo in campo squadre anche in altre aree per valutare le esigenze immediate di bambine, bambini e famiglie.
Finora, il nostro intervento ha raggiunto più di 11.000 persone, tra cui circa 5.800 bambini e stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità nazionali e provinciali per la gestione delle catastrofi.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
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