Di fronte alla annunciata proroga della chiusura delle scuole è indispensabile mettere ogni bambino e ragazzo nelle condizioni di esercitare il diritto allo studio e non aumentare le diseguaglianze educative.
La campagna sui principali social è rivolta ai giovani costretti a stare a casa. Coinvolgerà i più importanti content creator del web lanciando un messaggio positivo: riscoprire la famiglia, il gioco e l'inventiva in questo momento difficile.
Siria, Bangladesh e Africa Sub-Sahariana ospitano una vasta popolazione di rifugiati e sfollati in condizioni di vulnerabilità e precarietà sanitaria che richiede misure di prevenzione efficaci e un forte impegno della comunità internazionale.
Oltre la metà delle scuole di Idlib - 570 su 1.062 - sono danneggiate, distrutte o in aree troppo pericolose perché possano essere accessibili ai bambini.
In seguito alla visita in Grecia della Commissaria Ue Johansson, l’Organizzazione chiede di accelerare il ricollocamento dei bambini migranti e rifugiati.
Dalle zone più povere del Paese giunge la richiesta di aiuti immediati per le famiglie con bambini. Necessari beni materiali di prima necessità e beni “educativi” per non far uscire i più svantaggiati dal circuito educativo e non isolarli dai compagni.
Al via in tutta Italia il programma di intervento straordinario “Non da soli” per affrontare la crisi dal punto di vista dei bambini: contrasto alla povertà educativa, sostegno alla didattica a distanza e alla genitorialità.
Save the Children e altre 64 organizzazioni della società civile esprimono preoccupazione per le diffuse violazioni dei diritti dei bambini e per le minacce alla loro salute e alla loro sicurezza negli hotspot per i rifugiati sulle isole del Mar Egeo.
Nel 9° anniversario dell’inizio del conflitto in Siria, Save the Children, Harvard Humanitarian Initiative e World Vision diffondono le analisi di immagini satellitari inedite di Idlib prima e dopo il conflitto.
In occasione della visita dei vertici delle istituzioni europee, l’Organizzazione rilancia l’appello e chiede agli Stati europei di ricollocare immediatamente dalle isole greche minori non accompagnati, famiglie con bambini e più vulnerabili.
L’Organizzazione chiede agli Stati europei di ricollocare immediatamente i più vulnerabili dalle isole greche e di accelerare i ricongiungimenti familiari dei bambini.
Nelle regioni interessate dalla chiusura delle scuole circa il 18% dei minori non usa internet L’appello dell’Organizzazione: le scuole rispondano all’emergenza con la didattica digitale, ma molti gap devono essere colmati
Nata all’interno dell’IC Latte Dolce Agro come progettazione partecipata nell’ambito di Futuro Prossimo, progetto dell’Organizzazione selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.