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Fuga dal Libano, impennata dei pericolosi viaggi in mare

Un ragazzo rifugiato siriano seduto a terra appoggia la testa al braccio e la schiena al muro

Sono passati due mesi dalle terribili esplosioni che hanno colpito Beirut e la situazione economica in Libano – già molto precaria - non fa che aggravarsi.

Negli ultimi mesi centinaia di persone sono partite per lasciare il Paese, compiendo pericolosissimi viaggi attraverso il Mediterraneo per raggiungere Cipro. Le traversate sono aumentate significativamente a settembre, quando ben 230 persone in 5 barche dirette a Cipro sono state respinte e rinviate in Libano.

Viaggi disperati

Tra luglio e settembre ci sono stati 21 tentativi di traversata marittima dal Libano, un aumento significativo rispetto ai 17 dell'intero 2019. Nel 2020 queste traversate pericolose hanno già causato la morte di diverse persone, bambini compresi.

Abbiamo raccolto le testimonianza di una famiglia siriana che ha cercato di compiere la traversata e quello che ne emerge è un racconto straziante, come bambini che hanno assistito alla morte della propria madre e genitori costretti a legare i cadaveri dei propri figli ai lati della barca per evitare di perderli in mare. 

Secondo i media locali, inoltre, il parlamento cipriota ha accorciato il tempo in cui i richiedenti asilo possono appellarsi contro qualsiasi rigetto della loro domanda e ha consentito alle autorità di deportare i richiedenti asilo direttamente dopo che è stato rifiutato loro lo status.

La crisi economica in Libano

L'aumento delle famiglie che scelgono la via del mare per fuggire dal Libano arriva mentre il Paese di poco più di sei milioni di abitanti è alle prese con la sua peggiore crisi in tempo di pace. L'aumento dell'inflazione, il crollo della sterlina e la carenza di beni essenziali come medicine e carburante hanno decimato i mezzi di sussistenza delle persone, mentre crescono i casi di Covid-19. I tassi di povertà sono aumentati vertiginosamente e si stima che altri 650.000 bambini libanesi siano stati spinti nella povertà negli ultimi sei mesi.
 
A due mesi dall'esplosione che ha colpito la capitale Beirut, i nostri operatori hanno registrato un aumento del 574% delle richieste di alloggio e sostegno finanziario tra le comunità libanesi. Il solo agosto ha rappresentato il 33% di tutte le richieste della comunità nei primi otto mesi dell'anno.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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