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“L’Italia che vorrei”: Marracash e Levante agli spazi CivicoZero

La cantante Levante che scatta un selfie insieme ai ragazzi di civico zero

La partnership tra noi e Lavazza entra nel vivo con i talent protagonisti del progetto “L’Italia che vorrei”, che hanno incontrato i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto CivicoZero, centri di inclusione e partecipazione sociale rivolti a minori stranieri e neo maggiorenni.

In questi giorni, infatti, Marracash e Levante sono stati insieme alle ragazze e ai ragazzi di CivicoZero a Torino, a cui seguirà, nelle prossime settimane, l’incontro con Elodie a Roma. Guarda il video per scoprire cosa è stato fatto durante i workshop e le emozioni di tutti i partecipanti!

L’Italia che vorrei…

La partnership tra noi e Fondazione Lavazza, che sostiene dal 2020 il progetto CivicoZero e da oltre 20 anni supporta altri nostri progetti, oggi si concentra sull’iniziativa di Lavazza Qualità Rossa “L’Italia che vorrei”, un racconto condiviso che comincia dalla quotidianità dei piccoli gesti, come quello di prendere un caffè. 

Ognuno dei tre talent, ha rappresentato il nostro Paese con valori che rimandano all’immagine di un’Italia che non discrimina, libera e che sostiene i talenti dei giovani. I tre artisti, infatti, rappresentano un’Italia in continua evoluzione e riescono a parlare al cuore dei giovani soprattutto attraverso la musica.

  • Equa è l’Italia che vorrebbe Marracash
  • Giusta è come la immagina Levante
  • Libera come la sogna Elodie.

"L’Italia descritta nelle parole dei tre talent che hanno aderito all’iniziativa, è quella che Save the Children cerca di costruire ogni giorno, grazie all’integrazione, all’ascolto, al supporto e all’educazione. Con il sostegno di Lavazza, oggi percorriamo un altro pezzo di strada sicuri che questa collaborazione stia andando nella giusta direzione” dice Giancarla Pancione Direttrice Marketing e Fundraising di Save the Children.

I nostri centri CivicoZero

È proprio per questo che Lavazza ha deciso di sostenere le ragazze e i ragazzi del nostro progetto Civico Zero, centri dislocati in 4 città italiane, Roma, Milano, Catania e Torino. Il progetto nasce a Roma nel 2009, in partnership con la coop Civicozero onlus, come risposta alla necessità di creare un centro per il supporto.

Nei 10 anni di attività CivicoZero si è affermato come spazio di incontro, laboratorio di inclusione sociale e cittadinanza, attraverso la creazione di percorsi di partecipazione. Questi centri sono rivolti principalmente a minori stranieri non accompagnati e neo maggiorenni (fino a 21 anni) per fornire supporto, orientamento e protezione con particolare attenzione ai minori a rischio di devianza, marginalizzazione ed esclusione sociale, al fine di sostenere ragazze e ragazzi nel loro percorso di inclusione e autonomia. 

“In un momento storico nel quale la complessità degli eventi fa emergere ostacoli e divisioni che attraversano la società, con il progetto "L'Italia che vorrei," Lavazza si fa portavoce di un invito a cogliere il valore della differenza quale risorsa ed elemento di ricchezza collettiva e si apre e fa proprie storie di uguaglianza e integrazione. In linea con questo messaggio di apertura e inclusione abbiamo scelto di sostenere i giovani di Civico Zero.” commenta Carlo Colpo, Marketing Communication Director and Brand Home Director del Gruppo Lavazza. 

Dal 2015 a oggi CivicoZero Torino ha accolto 1780 tra ragazzi e ragazze migranti non accompagnati, mentre lo spazio di Roma 7988.

Le basement Café Room: uno spazio per esprimersi

Le due sedi di Torino e di Roma sono state scelte per realizzare le Basement Café Room, vere e proprie stanze attrezzate dove i giovani possono svolgere varie attività. 

A Roma, la Basement Café Room è dedicata alla produzione e al montaggio dei podcast, un altro nuovo mezzo che ragazze e ragazzi utilizzano per far sentire la propria voce, mentre a Torino la Basement Room è una vera e propria sala di registrazione insonorizzata, dove i ragazzi e le ragazze stanno partecipando a un laboratorio di libera espressione musicale, proposto dall’associazione Large Motive, che permetterà loro, attraverso la musica, di prendere parola ed elaborare il proprio vissuto, spesso molto complesso.

Ed è proprio qui che Marracash e Levante, in due giornate diverse, si sono confrontati con i giovani di CivicoZero ascoltando le loro storie e le loro esperienze nella sala di registrazione e hanno voluto sentire dal vivo alcune produzioni realizzate da loro. Un’esperienza unica per chi ha partecipato alle Basement Room, che verrà riproposta nei prossimi giorni anche con Elodie, che visiterà lo spazio di Roma.

Al progetto “L’Italia che vorrei” è associata anche una piattaforma virtuale di consumer experience e un concorso per assistere live o in streaming alle esibizioni dei tre artisti. 

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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