L’Organizzazione interviene come terza parte con un’istanza sulla vulnerabilità specifica dei bambini agli effetti della crisi climatica, volto ad illustrare l’impatto sul loro diritto alla sicurezza, alla salute, all'istruzione e a un futuro prospero
Sviluppare strategie condivise per l’infanzia e l’adolescenza e indirizzare le politiche e gli interventi sul territorio cittadino, grazie allo strumento del child rights assessment analysis, che sarà sviluppato congiuntamente.
Agenzie ONU E Ong, a 20 anni dall’adozione della Direttiva UE, in Italia lanciano la community of practice sul ricongiungimento familiare, una piattaforma online per promuovere e facilitarne l’accesso.
L’Organizzazione presenta il Rapporto “Esperienze, bisogni e aspirazioni di bambini, adolescenti e caregiver sfollati dall'Ucraina” e chiede che i governi ospitanti forniscano un sostegno specializzato alle famiglie di rifugiati a basso reddito.
L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di agire per porre fine alla fame sia in Somalia che nel Corno d’Africa, affrontandone le cause profonde.
Accompagnamento allo studio e invito alla lettura, laboratori artistici, musicali, creativi e di robotica e animazione 2D, promozione di sani stili di vita e attività motorie e sportive, percorsi educativi su cittadinanza attiva, ambiente e territorio.
L’Organizzazione esorta la fine immediata dell'uso della forza contro i bambini da parte delle forze israeliane in linea con gli obblighi di diritto internazionale e chiede un'indagine immediata e indipendente sull'uccisione di tutti i minori.
31,6 milioni non sopravvivranno abbastanza per festeggiare il loro 5° compleanno, 2 bambini su 5 che iniziano la scuola non saranno in grado di leggere entro l’età di 10 anni, 4 bambini su 5 (2,6 miliardi) vivranno almeno un evento climatico estremo.
L’Organizzazione evidenzia ancora una volta la necessità di un impegno europeo di solidarietà rispetto alla gestione dei flussi migratori e chiede in Italia il potenziamento del sistema di accoglienza per i MSNA.
Ogni mese, una media di 60 bambini necessita di cure fuori Gaza, ma le domande vengono respinte o lasciate senza risposta. Nel solo mese di maggio, quasi 100 richieste per bambini presentate alle autorità israeliane, sono state respinte o in sospeso
Questi dati emergono dalla piattaforma Child Atlas, lanciata oggi per evidenziare la disuguaglianza infantile nel mondo. L’Organizzazione invita i leader riuniti al vertice a New York a mettere al primo posto i diritti dei bambini.
L'Organizzazione chiede alle istituzioni di attivare vere e proprie “aree ad alta densità educativa” nelle zone oggi più deprivate e spesso preda di reti criminali. Per arginare la violenza servono asili nido, mense, scuole, biblioteche, centri sportivi.
Almeno 7,1 milioni di persone, tra cui si stima ci siano 3,3 milioni di bambini, sono attualmente sfollati dalle loro case in tutto il Sudan, un numero che è quasi raddoppiato da quando il devastante conflitto ha spaccato il Paese a metà aprile.