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Bambini vittime della guerra: i 5 principali pericoli che corrono

bambino con giacca blu che cammina tra alcune scatole e rifiuti sul ciglio di una strada

Gaza, Ucraina, Siria, Yemen, Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, sono solo alcuni dei diversi Paesi del mondo interessati da conflitti e guerre. A livello globale sono tanti, troppi i bambini e le bambine vittime innocenti della guerra; 1 su 5 vive in aree interessate da un conflitto.

I bambini in guerra sono sotto attacco. Nel mondo, oltre 468 milioni di loro vivono in una zona di conflitto. Alcuni non hanno conosciuto altro che violenze o campi profughi, da quando sono nati. Per molti di loro gli effetti della guerra sono devastanti: questi bambini hanno bisogno di essere protetti dalle ferite fisiche ed emotive che inevitabilmente riportano.

Quando scoppia e imperversa una guerra i più piccoli non solo rischiano di morire ma anche di soffrire la fame, il freddo e altre conseguenze del conflitto che nessun bambino al mondo dovrebbe mai conoscere.

I 5 principali pericoli che corrono i bambini in guerra

Lo scorso anno, si è registrata una media di 22 minori al giorno mutilati, o peggio, privati della vita. L'attenzione alla guerra in Ucraina ha ricordato a molti di noi la brutalità dei conflitti e il loro terribile impatto, specialmente sui più giovani. Nelle zone di conflitto i rischi fisici per i bambini sono solo la punta dell’iceberg. Ecco quali sono i principali pericoli a cui sono esposti: 

  • 1.     Morire o rimanere feriti

Il primo pericolo è quello di morire. Ad oggi tantissimi bambini hanno perso la vita a causa dell’assurdità della guerra.
I bambini che invece rimangono feriti, hanno bisogno di cure mediche specifiche e immediate e purtroppo non sono sempre disponibili. Il loro corpo è infatti più delicato rispetto a quello degli adulti e va dunque assistito subito; basta un colpo, anche lieve, per creare danni molto gravi. 

  •  2.     Soffrire la fame e il freddo

La guerra blocca l’accesso a ogni tipo di bene primario nei Paesi colpiti. La malnutrizione, data dalla mancanza di cibo nutriente sufficiente, è dietro l’angolo. Un bambino malnutrito è maggiormente esposto al rischio di contrarre malattie a causa del suo stato di saluto precario.

Le temperature invernali inoltre mettono in serio pericolo la vita di centinaia di migliaia i bambini, che se non muoiono per le bombe, rischiano di morire di freddo. In guerra si fugge, portando con sé il minimo indispensabile, cercando un rifugio che spesso non si trova: rimanere esposti al freddo invernale è un pericolo che può portare a malattie o alla morte.

  •  3.     Traumi psicologici di lungo periodo

Sopravvivere è solo l'inizio per i bambini che vivono in paesi in guerra. L’esposizione esclusiva, prolungata e costante a eventi violenti e l’assenza di tregua emotiva azzerano la speranza nei bambini e nelle bambine i/le quali non vedono un futuro. L’impatto psicologico è devastante e si mostra quotidianamente con sintomi di depressione, ansia, atti di autolesionismo e tendenze suicide. Anche se si sopravvive la guerra lascia il segno. 

  • 4.     Perdere interi anni di scuola

In guerra le strutture scolastiche non sono sicure e purtroppo vengono anche bombardate e distrutte. Inoltre, anche se intatte, la mancanza di sicurezza, di personale scolastico o l’impossibilità di affrontare i costi scolastici tengono i minori lontani dalla scuola. Questo vuol dire compromettere irrimediabilmente il loro futuro.

  • 5. Violenze di genere, sessuali e reclutamento in forze armate

Le ragazze sono maggiormente esposte al rischio di violenza di genere e sfruttamento. I ragazzi, invece, sono più spesso soggetti a reclutamento forzato ma anche a violenza sessuale, stress ed eventi traumatici. 

Durante le emergenze i bambini sono i più vulnerabili e indifesi. Grazie alla tua donazione potremo portare i primi soccorsi, cibo, acqua, cure e protezione, assicurando una risposta rapida e efficace alla crisi.

Dona ora per il Fondo Emergenze

i bambini in guerra sono sotto attacco

Non c’è nulla che possa giustificare un conflitto. Un bambino, anche se riesce a sopravvivere, porterà con sé dei traumi troppo grandi e ingiusti. Nessuno di loro dovrebbe esser costretto a fuggire, a perdere tutto, compreso il proprio futuro. 

I bambini in guerra sono sotto attacco. E’ inaccettabile! Chiedi insieme a noi che i crimini di guerra contro i bambini siano perseguiti e i responsabili assicurati alla giustizia. Firma la nostra petizione. 

Ogni guerra è una guerra contro bambini e bambine: diciamo stop alla guerra, in Ucraina, a Gaza e a tutte le guerre nel mondo, che continuano a ferire i più indifesi. I bambini devono essere protetti dalla violenza e dalla devastazione dei conflitti armati.

Ogni giorno circa 29 mila bambini sono costretti a lasciare le loro case nei maggiori scenari di crisi mondiali. Fuggendo dalle guerre perdono tutto, ma soprattutto perdono un luogo sicuro in cui crescere e diritto di vivere un'infanzia serena. Con la nostra nuova campagna "Cosa Salveresti", parliamo proprio di questi diritti negati ai bambini sfollati a causa dei conflitti:

 scopri la campagna

In situazioni di guerra, tutte le parti in conflitto devono garantire la sicurezza e il benessere dei bambini e astenersi dal prenderli di mira o usarli come armi da guerra. La comunità internazionale non può restare in silenzio mentre i bambini vengono mutilati e uccisi. Ha l'obbligo morale di reagire immediatamente, poiché le continue violazioni contro le bambine e i bambini avranno conseguenze di vasta portata per le generazioni future, che cercheranno di raccogliere i cocci delle guerre di oggi.

Approfondisci il nostro intervento, leggi le ultime notizie e gli approfondimenti.

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