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Fame nel mondo: la situazione oggi e i cambiamenti previsti per il futuro

Mani che reggono un mucchio di cereali

La combinazione letale di pandemia, guerre, fenomeni climatici estremi ha portato la fame e la malnutrizione a livelli mai raggiunti prima. 

Il pianeta sta affrontando la più grave emergenza alimentare del 21° secolo. Le aree del mondo in “emergenza fame” sono sempre più ampie e diffuse e la malnutrizione colpisce centinaia di milioni di bambini.

La situazione della fame nel mondo oggi

Come anticipato, le ragioni di questo aumento sono molteplici. In particolare, negli ultimi anni un mix di fattori letali, quali la pandemia, la crisi climatica, i conflitti in corso, l’aumento vertiginoso dei prezzi di alimenti essenziali, hanno contribuito ad accelerare la diffusione della fame nel mondo, ed una crisi alimentare come questa oltre a mettere in pericolo la vita dei bambini, è una pesante ipoteca sul loro futuro. 

In media, ogni anno nel mondo, 1 milione di bambini con meno di 5 anni muore a causa della malnutrizione.

Ad oggi oltre 13,5 milioni di bambine e bambini con meno di 5 anni sono in pericolo di vita a causa della malnutrizione acuta e grave. Nel 2020, 45,4 milioni di bambini sotto i 5 anni erano gravemente malnutriti, numero che entro la fine del 2022, si stima possa arrivare a 59 milioni. 

Il problema del cibo nel mondo e le prospettive future

In tutto il mondo, fino a 345 milioni di persone non hanno accesso a cibo nutriente a sufficienza, al punto che le loro vite e i loro mezzi di sussistenza sono in grave pericolo. Una cifra che ha visto un aumento di oltre il 150% dal 2019 e riflette livelli di fame nel mondo senza precedenti.

Nel settembre 2015, 193 leader mondiali sottoscrissero un impegno per il raggiungimento di 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile. Il secondo obiettivo intendeva, entro il 2030, porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione, promuovendo l’agricoltura sostenibile. A causa della crisi in corso e se non si interverrà con decisione l’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite di raggiungere “Fame Zero” entro il 2030 diventerà sempre più lontano e verrà mancato con un margine di quasi 660 milioni di persone.

Fame nel mondo e crisi climatica

Ben 1,2 miliardi di bambine e bambini vivono in aree ad alto rischio di subire una catastrofe climatica. Mezzo miliardo di bambini vive in aree soggette a inondazioni e 920 milioni sono esposti alla mancanza d'acqua e alla siccità. Negli ultimi 30 anni, il numero di disastri legati al clima è triplicato. Molti degli eventi climatici estremi hanno decimato l'agricoltura e i pascoli, provocando sfollamenti e spingendo milioni di persone alla fame acuta.

Se il trend attuale non si fermerà, il numero di disastri ogni anno potrebbe aumentare drasticamente. I più piccoli, ad esempio, rischiano di soffrire la carenza di cibo, malattie e altre minacce per la salute, come la scarsità o l’innalzamento del livello dell’acqua o una combinazione di questi fattori.

Anche i bambini, le bambine e le/gli adolescenti nei Paesi considerati a “basso rischio” devono affrontare minacce, ad esempio causate da incendi boschivi, inondazioni, siccità e altri eventi meteorologici irregolari.

I conflitti e la mancanza di cibo

La fame è causa e conseguenza di conflitti. Nel 2021, oltre il 70% delle persone che affrontava una situazione di fame critica viveva in paesi colpiti da guerre. Il conflitto ha un impatto devastante sulla capacità delle persone di produrre cibo o di accedervi e in alcuni casi la fame è deliberatamente usata come metodo di guerra per stremare ulteriormente la popolazione e renderla ancora più vulnerabile.

Come sta accadendo nei Territori Palestinesi Occupati. L'attuale escalation di violenza ha portato un bambino su tre sotto i due anni a soffrire di malnutrizione acuta. I bambini malnutriti a Gaza non ricevono il cibo e le cure mediche di cui hanno bisogno per sopravvivere: il cibo è bloccato a ogni passo, il sistema sanitario distrutto, mentre le famiglie riferiscono che i loro figli soffrono di gravi perdite di peso.

Le bambine e i bambini che vivono in zone di conflitto hanno più del doppio delle probabilità di soffrire di malnutrizione rispetto ai bambini che vivono in Paesi in pace.

L’impatto del COVID-19

Con l’arrivo della pandemia da Covid-19, si può senz’altro immaginare come, sistemi sanitari ed economie già fragili siano stati messi a dura prova per affrontare questa nuova sfida. Il calo dei redditi e la successiva crisi economica prevista provocheranno delle reazioni a catena il cui impatto sarà ancora più evidente negli anni a venire.

Nel 2020, le conseguenze socioeconomiche della pandemia di Covid-19 hanno aumentato di 132 milioni il numero di persone malnutrite a livello globale. Inoltre, al culmine della chiusura delle scuole a causa del lockdown, 369 milioni di bambini hanno perso la possibilità di usufruire dei pasti scolastici, fondamentali per molti di loro. 

contro la fame nel mondo: IL NOSTRO IMPEGNO 

Ogni giorno, i nostri operatori lavorano sul campo per salvare le vite dei bambini e delle bambine più vulnerabili e delle loro famiglie. Formiamo gli operatori sanitari in prima linea nelle comunità per diagnosticare e trattare le malattie infantili più comuni come polmonite, diarrea, malaria e sepsi neonatale, consentendo alle comunità di accedere a servizi sanitari fondamentali per ridurre i decessi infantili legati alla fame

Garantiamo che le famiglie più vulnerabili abbiano dei mezzi di sostentamento per assicurare ai propri figli cibo e cure necessarie per mantenersi in salute, supportiamo le future mamme prima, durante e dopo la gravidanza e operiamo con gli adolescenti per garantire che le loro esigenze di salute siano soddisfatte. Lavoriamo anche con i governi locali e nazionali per rafforzare le politiche interne per far sì che nessun bambino muoia per cause prevenibili e curabili. 

Infine, poniamo un forte accento sulla formazione di professionisti e operatori sanitari di comunità nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie causate da una scarsa alimentazione. È soprattutto grazie agli operatori sanitari che riusciamo a raggiungere molte zone rurali, monitorando la crescita dei bambini, distribuendo vitamine e integratori alimentari e sensibilizzando le comunità sulle corrette pratiche di igiene, nutrizione, salute e di prevenzione al Covid-19. 

Grazie ai nostri interventi di salute e nutrizione, nel 2022 abbiamo migliorato la salute e la nutrizione di madri, neonati, bambine e bambini, raggiungendo oltre 61,5 milioni di persone.Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto dei nostri donatori. Solo grazie alla loro generosità riusciamo ad arrivare in tempo lì dove c’è più bisogno e a salvare la vita di tanti bambini. Se vuoi, anche tu puoi contribuire alla lotta contro la fame con una donazione. Un gesto, anche piccolo, può salvare la vita di tanti bambini malnutriti:

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