Il 17 marzo, in un agguato di mafia nei pressi di Taranto, 3 persone hanno perso la vita, una di loro era un bambino di 3 anni. Questo triste fatto di cronaca ci riporta a un dato drammatico
Insieme per ricordare i 3 anni di guerra in Siria e per dire basta alla violenze sui bambini, prime vittime di questo conflitto. Ieri sera, a Roma il Campidoglio si è illuminato di rosso per ricordare i tre anni di conflitto in Siria.
La vita di una bambina che, da un compleanno all'altro, viene stravolta a causa della guerra. Questo sta facendo la guerra ai bambini siriani e il fatto che non succeda qui, non significa che non stia accadendo.
Dei 6,6 milioni di bambini che ogni anno muoiono prima di aver compiuto 5 anni, quasi la metà - 2,9 milioni - sono quelli che hanno perso la vita entro i primi 28 giorni dalla nascita
Mentre a Ginevra non è ancora certo l'accordo tra le parti in conflitto in Siria, per permettere l’accesso agli aiuti umanitari nella città di Homs, nel paese i bambini continuano a morire.
A quasi tre anni dallo scoppio del conflitto, i bambini siriani continuano ad essere vittime innocenti della guerra civile che sta distruggendo il paese.
Dopo lo scoppio dell’ultima crisi a dicembre, la situazione nella Repubblica Centrafricana resta drammatica, in particolar modo nella capitale, Bangui, dove continuano gli attacchi che uccidono in media 10 persone al giorno.
Dal 2007 al 2012 i minori in povertà assoluta sono più che raddoppiati, passando da meno di 500 mila a più di un milione. Solo nel 2012, il loro numero è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente
Secondo la ricerca, Lo stile di vita di bambini e ragazzi, realizzata da Ipsos per Save the Children, un quarto dei bambini e adolescenti italiani non fa alcuna attività motoria.
Tra il 2007 e il 2012, la spesa media mensile dei nuclei con bambini si è ridotta di 138 euro (pari al 4,6%), quasi il doppio rispetto a quanto accaduto sul totale delle famiglie.
Quest'inverno più di 1 milione di bambini siriani rifugiati e più di 4,25 milioni bambini in Siria, avranno bisogno di aiuti umanitari, a causa della difficile stagione invernale che sta per arrivare