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Costa d’Avorio, Save the Children alla comunità internazionale: migliaia di bambini dimenticati. La nuova Presidenza non è la panacea della crisi umanitaria.

Alla vigilia dell’insediamento domani del Presidente Ouattara in Costa d’Avorio, nel quale la comunità internazionale ripone grandi aspettative per la risoluzione della crisi politica e umanitaria che ha messo in ginocchio il Paese, Save the Children lancia l’allarme sulla condizione di migliaia di bambini che ancora soffrono le terribili conseguenze del conflitto. Questi bambini sembrano essere stati dimenticati ora che l’attenzione internazionale è completamente focalizzata sulle crisi umanitarie che interessano altri Paesi. Ma il drammatico problema della Costa d’Avorio non può essere confinato alla semplice risoluzione di una crisi politica. “La percezione a livello internazionale è che la crisi umanitaria in Costa d’Avorio sia risolta, semplicemente perché il Paese ha un nuovo Presidente e sono stati spenti i focolai di violenza che hanno attanagliato il popolo ivoriano per mesi. Ma i racconti fatti ai nostri operatori dai bambini e dalle famiglie che ancora vivono in condizioni disumane testimoniano che non è così. – dichiara Annie Bodmer-Roy, portavoce Save the Children in Costa d’Avorio – Il Paese avrà raggiunto un traguardo politico importante, ma siamo consapevoli che la crisi umanitaria è ancora molto lontana dalla fine”.

Mentre la comunità internazionale punta i fari sull’inaugurazione presidenziale che avverrà nella città di Yamoussoukro, ad Abidjan i bambini e le loro famiglie lottano per la fame e la vita. I più fortunati riescono a vivere con un pasto al giorno, che spesso consiste esclusivamente in una porzione di riso o di semola di manioc, un arbusto locale. Save the Children ha distribuito cibo a oltre 3.000 persone tra bambini, donne incinte e madri in allattamento, ma i bisogni della popolazione sono enormi e i fondi disponibili molto scarsi. Nell’area occidentale, l’Organizzazione ha acceso i riflettori sulla precarietà dei rifugi e delle condizioni sanitarie, che potrebbero ulteriormente peggiorare con l’approssimarsi della stagione delle piogge, esponendo a rischio di epidemia decine di migliaia di persone. “Quando vogliamo lavarci, dobbiamo metterci tutti in fila – racconta una ragazzina tredicenne a Save the Children – perché siamo tantissimi qui. Ci sono giorni in cui la pompa dell’acqua non si ferma mai e proprio in quei giorni non riusciamo a lavarci”.

Anche l’accesso all’educazione in Costa d’Avorio è seriamente minacciato: 83.000 i bambini che non possono tornare sui banchi, nonostante ci siano stati importanti progressi nella riapertura degli edifici scolastici. Molti di questi bambini non entrano in un’aula da ottobre. In contesti d’emergenza come questi, la scuola costituisce un tassello imprescindibile per aiutare i minori a superare e metabolizzare il trauma e tornare quanto prima ad una condizione di normalità. I minori della Costa d’Avorio, inoltre, sono stati esposti ad altissimi livelli di violenza: sono stati vittime di uccisioni, di mutilazioni e di violenze sessuali, fenomeni agghiaccianti confermati anche dalle Nazioni Unite.

L’Organizzazione sta provvedendo ad una massiccia distribuzione di forniture mediche che interesserà circa 40.000 persone nei prossimi 3 mesi e ha iniziato la riabilitazione delle strutture sanitarie nei campi dell’area occidentale del Paese. Sta inoltre istruendo le famiglie sfollate sulle corrette pratiche igienico-sanitarie per far fronte alla vita nei campi e, attraverso un programma che raggiungerà 65,000 persone, Save the Children ha dato il via alla distribuzione di zanzariere per proteggere i bambini e le loro famiglie dal contagio e dalla diffusione di malattie come la malaria. Contro i numerosissimi casi di malnutrizione, è stato adottato un programma ad hoc insieme alla fornitura di buoni pasto che le famiglie possono utilizzare nei mercati locali.

Save the Children ha lanciato un appello di raccolta fondi globale per 30 milioni di dollari.

Le attività di Save the Children in Costa d’Avorio possono essere sostenute attraverso il Fondo Emergenze per i Bambini: www.savethechildren.it/fondoemergenze

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
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