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Infanzia: il 27 maggio la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia compie in Italia 18 anni diventando “maggiorenne”

“Domani è un giorno speciale per tutti coloro che lavorano a difesa e tutela dei diritti dei bambini perché festeggiamo i 18 anni di vita della Convenzione Onu sui Diritti del Fanciullo (CRC) in Italia: la CRC diventa maggiorenne! Una tappa e una data importanti anche per quei 556.175 bambini nati nel 1991 e che quest’anno compiono diciotto anni e sono quindi la prima generazione ad essere diventata grande sotto l’ombrello protettivo della Convenzione”.

E’ il commento di Arianna Saulini, Portavoce del Gruppo CRC e Responsabile Advocacy di Save the Children Italia.

Alla vigilia dell’anniversario della ratifica da parte del nostro paese della Convenzione Onu sui Diritti dei Bambini, il Gruppo CRC - un network di 79 organizzazioni e associazioni del terzo settore, coordinato da Save the Children Italia (si veda nota in calce) - sottolinea la necessità di porre la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia nell’agenda politica e indica gli interventi e azioni prioritarie.

“La strada da fare è ancora in salita perché non siamo ancora al punto di poter dire che a tutti i circa 10.150.000 minori che vivono in Italia sia garantita la piena tutela di tutti i diritti sanciti dalla Convenzione”, prosegue la Saulini. “A novembre prossimo presenteremo un ampio rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione della Convenzione in Italia, supplementare a quello che il governo italiano ha da poco presentato alle Nazioni Unite, illustrando in dettaglio se e come sia rispettato oppure no questo fondamentale documento nel nostro paese. Oggi però”, continua la Portavoce del Gruppo CRC, “non vogliamo lasciare passare inosservato l’importante <<compleanno>> della Convenzione e facciamo appello a tutte le forze politiche, al Governo e alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia, affinché sia dato seguito ad alcune azioni, leggi e provvedimenti assolutamente prioritari e necessari in materia di tutela dei diritti dei minori. Le raccomandazioni del Comitato Onu all’Italia sull’attuazione generale della CRC non sono ancora pienamente attuate”, spiega ancora Arianna Saulini. “Sarebbero infatti necessarie maggiori risorse da destinare all’infanzia e maggiore trasparenza in merito alla loro entità. Un più efficace coordinamento nell’applicazione delle politiche per la promozione e la tutela dei bambini, in particolare attraverso l’Osservatorio nazionale infanzia e la Conferenza Stato-Regioni, anche al fine di garantirne maggiore uniformità sull’intero territorio nazionale. La non più rinviabile istituzione di un Garante nazionale per l’Infanzia e dei Garanti Regionali che attualmente sono stati nominati solo in cinque Regioni - Veneto, Marche, Lazio, Molise, Campania - e la definizione e adozione del nuovo Piano nazionale per l’infanzia”.

Più politiche e fondi per l’infanzia e subito un Garante Nazionale e un Piano Nazionale
A proposito, per esempio, delle risorse stanziate dal Governo in favore dei bambini e delle rispettive famiglie “i tagli effettuati sulle politiche sociali avranno anche un impatto sui minori, benché sia difficile da quantificare dato che non è definita l’entità della somma pubblica stanziata dai ministeri e dicasteri competenti fra i quali è tuttora ripartita e frammentata la responsabilità della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza”, entra nel merito la Portavoce del Gruppo CRC.
Per quanto riguarda poi il coordinamento delle politiche e azioni in favore dei bambini, “continua a destare preoccupazione la compresenza di vari organismi interministeriali con il rischio di sovrapposizioni o di rallentamenti burocratici dovuti anche alla frammentazione delle competenze tra le diverse amministrazioni”.

E fra gli organismi la cui creazione non è più rinviabile il Gruppo CRC indica il Garante Nazionale per l’Infanzia, una figura la cui principale caratteristica dovrebbe essere l’autonomia e indipendenza, come espresso anche nel Commento Generale n. 2 del Comitato Onu per i diritti del fanciullo e come previsto dagli strumenti internazionali ratificati nel nostro Paese e da quelli europei cui l’Italia è vincolata a dare immediata applicazione.

“L’adozione di una legge che crei anche in Italia un’ istituzione nazionale indipendente per la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata già raccomandata al nostro paese dal Comitato Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel 2003, e precedentemente dal Consiglio d’Europa e dal Parlamento Europeo”, precisa Arianna Saulini “Le proposte di legge per l’istituzione del garante nazionale infanzia sono al momento al vaglio del parlamento e ci auguriamo di poter dare atto e notizia dell’adozione della legge nel Rapporto che presenteremo a novembre. Sarebbe veramente un grave smacco per l’Italia ripresentarci di fronte al Comitato Onu dicendo che abbiamo disatteso questa fondamentale raccomandazione. Il garante deve essere autonomo a livello organizzativo, contabile e finanziario e in alcun modo legato al potere esecutivo da un rapporto gerarchico”.

Non rinviabile è anche l’adozione di un Piano Nazionale Infanzia. “L’ultimo piano approvato nonostante la cadenza biennale risulta essere ancora quello relativo al 2002-2004, il secondo dall’entrata in vigore della Legge 451/97. Il che significa che l’Italia è stata priva di un Piano Nazionale Infanzia negli ultimi 5 anni, e che dall’ultimo incontro con il Comitato Onu non è cambiato nulla. Dato che una bozza del piano è stata predisposta dall’Osservatorio Nazionale Infanzia”, spiega ancora la Portavoce del Gruppo CRC, “è necessario e non più procrastinabile che il Governo proceda all’adozione del piano e che assicuri adeguati finanziamenti per la sua implementazione e un adeguato coordinamento con il livello regionale delle azioni e interventi previsti”.

Infine, a proposito della legislazione attuale e vigente, “chiediamo che sia valutata la conformità ai principi sanciti dalla Convenzione delle leggi all’esame del parlamento, ad esempio del cosiddetto ddl Sicurezza, appena approvato alla Camera ed ora al vaglio del Senato. Alcune norme del ddl”, conclude Arianna Saulini, “rischiano di compromettere seriamente i diritti garantiti dalla Convenzione, tra cui il diritto alla salute e all’istruzione, il diritto alla protezione e allo sviluppo di tutti i minori stranieri aventi uno o entrambi i genitori irregolarmente presenti in Italia, dei minori stranieri non accompagnati e dei minori trattenuti all’interno dei CIE in quanto erroneamente riconosciuti come maggiorenni o al seguito dei genitori”.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel: 06.48.07.0023/71
press@savethechildren.it
www.gruppoCRC.net

*Nota: La CRC e il Gruppo di lavoro per la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Per verificare che i principi sanciti dall’importante documento siano effettivamente rispettati, le Nazioni Unite chiedono a ogni Stato di redigere e presentare ogni 5 anni un rapporto. Inoltre, per dare voce anche al punto di vista della società civile, le organizzazioni non governative e del terzo settore hanno la possibilità di elaborarne uno supplementare.
E’ per questa ragione che nel 2000 nasce il Gruppo CRC: l’anno successivo redige un rapporto sulla condizione dell’infanzia in Italia supplementare a quello che il Governo italiano aveva precedentemente presentato alle Nazioni Unite. Il Gruppo CRC ha quindi deciso di proseguire nell’opera di monitoraggio della CRC in Italia redigendo annualmente un rapporto di aggiornamento che verifica lo stato di applicazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel nostro Paese. Il Gruppo CRC predisporrà entro fine 2009 un nuovo rapporto supplementare a quello che il Governo italiano ha presentato al Comitato Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel gennaio 2009.
Il Gruppo CRC è andato crescendo di anno in anno. Attualmente sono 79 le associazioni e organizzazioni non profit che ne fanno parte: Fondazione ABIO Italia onlus, ACP, AGeDO onlus, AGESCI, Ai.Bi, Ass. Alama, Alisei ONG, Ass. Amani, ANFAA, ANFFAS onlus, Ass. Antigone onlus, Arché, Arciragazzi nazionale, ASGI, Ass. Bambinisenzasbarre, Batya, CAM, Camera Minorile di Milano, Camina, Caritas italiana, CbM - Centro per il bambino maltrattato e la cura della crisi famigliare, Centro per la Salute del Bambino onlus, Centro Studi Hansel e Gretel, Centro Studi Minori e Media, Cesvi, CIAI, CIES, CISMAI, Cittadinanzattiva, CNCA, Consiglio Nazionale sulla Disabilità, CODICI, Comitato giù le mani dai bambini onlus, Comitato Italiano per l’UNICEF onlus, Comunità nuova onlus, Coordinamento Genitori Democratici, CSEN, Ctm onlus Lecce, Dedalus Cooperativa sociale, ECPAT Italia onlus, Federasma, FIDAPA, Ass. Geordie onlus, GLNBI – SIP Gruppo di lavoro nazionale del bambino immigrato della Società Italiana di Pediatria, Gruppo Abele, IBFAN Italia, Il corpo va in città, INMP, Intervita, IPDM, IRES, Istituto Mario Negri Milano, Italianats, L’abilità associazione onlus, L’Altro diritto onlus, La Gabbianella, Libera, La Leche League Italia onlus, M.A., ONG M.A.I.S., MAMI, Mani Tese, MDC Junior, MSF onlus, Ora d’aria onlus, Fondazione Federico Ozanam - Vincenzo De Paoli, Ass. On the Road onlus, Opera Nomadi Milano onlus, O.V.C.I. La nostra Famiglia, Ass. Passo Dopo Passo... insieme onlus, Cooperativa Sociale Pralipé onlus,
Save the Children Italia, Ass. Saveria Antiochia onlus, SIMM, SOS Villaggi dei bambini onlus, Ass. Stak onlus, Fondazione Terre des Hommes Italia onlus, UISP, Ass. Valeria onlus, VIS.

Per maggiori informazioni è on line il nuovo sito del Gruppo CRC www.gruppoCRC.net