21 ottobre 2015
Minori migranti: Save the Children, manca ancora un sistema organico di accoglienza e protezione per gli adolescenti arrivati soli in Italia. Necessaria l’approvazione immediata del ddl fermo alla Camera. Anche in Europa gravi rischi per i bambini intrappolati sulla rotta dei Balcani.
“Il 73% di tutti i minori stranieri soccorsi quest’anno è non accompagnato (10.322 su 14.109), come risulta dal "Rapporto sull' accoglienza di migranti e rifugiati in Italia", presentato oggi al Viminale. E’ un dato significativo che deve destare la massima attenzione a livello politico, perché il Parlamento e il Governo dispongano finalmente la creazione di un sistema di accoglienza e protezione strutturato e integrato su tutto il territorio nazionale che oggi ancora non esiste. Si tratta infatti dei soggetti più vulnerabili, adolescenti, anche giovanissimi, che arrivano senza alcuna figura adulta di riferimento nel nostro Paese, e sono a rischio di violenza e sfruttamento, se non adeguatamente protetti,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti in tutto il mondo.
“Proprio per questo – ha aggiunto Raffaela Milano – chiediamo l’immediata approvazione del disegno di legge per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati che è stato fortemente voluto da Save the Children e depositato nell’ottobre 2013, e, a distanza di due anni, giace purtroppo ancora presso la commissione Affari Costituzionali della Camera.”
Secondo le stime di Save the Children, aggiornate agli sbarchi degli ultimi giorni, i minori arrivati via mare dal 1 gennaio al 20 ottobre 2015 sono circa 14.460, tra cui 10.580 non accompagnati, di un’etaà compresa tra i 14 e 17 anni, ma con punte anche di 9 anni, provenienti per la maggior parte da Eritrea, Somalia, Egitto, Nigeria, Gambia e Siria.
“La responsabilità dell’accoglienza e della protezione dei minori non accompagnati e, più in generale, di tutti i bambini che raggiungono l’Europa fuggendo da guerre, violenze e povertà estrema, non riguarda solo l’Italia. Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo in Croazia e Slovenia e per le condizioni disumane che i profughi, e in particolare i bambini, si trovano a dover affrontare sulla cosiddetta rotta dei Balcani. E’ urgente gestire l'emergenza dispiegando tutti i mezzi possibili, dall'esercito alla protezione civile, al volontariato, per alleviare le sofferenze e mitigare i rischi che soprattutto i più vulnerabili tra coloro che stanno attraversando l’Europa si trovano ad affrontare nella loro disperata ricerca di salvezza. E’ responsabilità dei singoli paesi europei che sono sulla rotta di transito garantire, insieme alla sicurezza dei propri cittadini, anche il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone che hanno già vissuto terribili tragedie, e hanno rischiato la vita per raggiungere i nostri paesi.”
Le attività di Save the Children per i minori migranti in Italia
Save the Children è presente sulle coste italiane dal 2008 per fornire assistenza ai minori in arrivo via mare alla frontiera sud nell’ambito di progetti, coordinati dal Ministero dell’Interno. Le attività, in particolare quelle svolte con i minori soli non accompagnati, hanno l’obiettivo di fornire informazione, consulenza legale, mediazione culturale, garantire la loro corretta identificazione e protezione, monitorare gli standard di accoglienza in Italia e facilitare, nel caso esistano le condizioni, la riunificazione familiare con parenti residenti in Italia o in altri Paesi. Sono, inoltre, stati attivati quest’anno in Sicilia “Spazi a misura di bambino e adolescente” in tutte le aree di sbarco e nelle strutture di prima accoglienza.
Save the Children opera anche a Milano e Roma, due dei principali luoghi di transito dei minori stranieri non accompagnati e dei nuclei familiari con bambini, attraverso due centri diurni a Roma e Milano, in partnership con la Cooperativa Civico Zero, e il centro notturno A28 a Roma, in partnership con Intersos.
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