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Mozambico, Capo Delgado: i bambini vengono rapiti da gruppi armati, mentre la violenza miete ancora vittime. Solo a gennaio, circa 14.200 sfollati, tra cui almeno 6.800 bambini

Ad un anno dagli attacchi nella città di Palma, che hanno provocato decine di morti, continua ad aumentare il numero degli sfollati a causa delle continue violenze nella provincia di Cabo Delgado in Mozambico.

A gennaio circa 14.200 persone, tra cui almeno 6.800 bambini, sono fuggite dalle loro case in seguito ad ulteriori attacchi. Secondo Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per garantire loro un futuro, in tutti i distretti del nord della provincia si stanno verificando violenze orribili come le decapitazioni e il reclutamento dei bambini in gruppi armati.

A febbraio, almeno sette bambini - tre femmine e quattro maschi - sono stati rapiti da uomini armati e l’Organizzazione teme che possano essere addestrati come soldati o sfruttate come mogli.

Alcune famiglie hanno raccontato agli operatori di Save the Children che alcuni gruppi armati hanno attaccato il villaggio di Bangala 2, a sud di Palma, decapitando tre uomini, rapendo diverse donne e incendiando due veicoli. Sull'isola di Matemo, sempre a sud di Palma, altre tre persone sono state uccise, donne e bambini sono stati rapiti e le loro case date alle fiamme.

I bambini esposti continuamente agli attacchi e alla violenza sono ad alto rischio di danni psico-sociali a lungo termine. Molti di loro continuano a vivere lontano da casa – in condizioni disagiate con le famiglie allargate o nei campi profughi – senza servizi di base come l'assistenza sanitaria e l’istruzione, sebbene alcune famiglie stiano ora tentando di tornare verso i loro luoghi di origine.

La battaglia di Palma, iniziata il 24 marzo e proseguita fino al 5 aprile 2021, ha provocato dozzine di morti e oltre 88.000 sfollati. Gli scontri sono stati un punto di svolta nel conflitto armato a Cabo Delgado, portando la situazione all'attenzione regionale e internazionale e determinando il dispiegamento di truppe nell’area. Tuttavia, un anno dopo gli attacchi, la crisi umanitaria rimane acuta: almeno 734.000 persone sono state sfollate in tutta la regione, compresi quasi 360.000 minori.

“I bambini hanno assistito e ci hanno raccontato di una vera e propria carneficina nei confronti dei loro genitori o vicini di casa, episodi che sono alla base di traumi indelebili per il resto della loro vita. Stiamo fornendo il necessario sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie negli insediamenti e in collaborazione con le comunità ospitanti, che va dal supporto psicosociale, all’accesso all’istruzione, dalla fornitura di cibo, acqua e servizi igienico-sanitari, alla protezione”, ha dichiarato Brechtje van Lith, Direttore di Save the Children in Mozambico.

“Stiamo incrementando le nostre attività - continua - per raggiungere più persone possibile in aree difficili da raggiungere. La maggior parte della popolazione sfollata non può ancora rientrare nelle zone di origine perché non sono assicurate condizioni di sicurezza. Il nostro supporto collettivo rimane fondamentale”.


Save the Children è l'Organizzazione leader nella risposta all’emergenza di Cabo Delgado. Nel 2021 ha raggiunto 302.024 persone, inclusi 173.902 bambini. Garantisce aiuti salvavita e sostegno vitale agli sfollati interni, alle comunità ospitanti e alle famiglie, e implementa progetti volti ad assicurare protezione, educazione, salute e nutrizione, mezzi di sussistenza, acqua e servizi igienico-sanitari.

L’Organizzazione opera in Mozambico dal 1986 ed è una delle principali realtà umanitarie sia per la risposta all’emergenza che per lo sviluppo nel Paese. Ogni anno i nostri programmi raggiungono più di 1,8 milioni di persone direttamente, nei settori della salute e della nutrizione, dell'istruzione, della protezione, della tutela dei diritti dell'infanzia, dell'adattamento alla crisi climatica e prevenzione del rischio ad essa connesso.

Per ulteriori informazioni:
Tel. 06-48070063/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it