Appello di Save the Children: necessario un piano coordinato di interventi per garantire, in sicurezza, a tutti i bambini e gli adolescenti il diritto allo studio, al gioco e al movimento.
Il documento è stato messo a punto dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, dall’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia (Aimmf) e da Save The Children
L’appello internazionale dell’Organizzazione recapitato anche agli altri Ministri del G20 in vista degli imminenti Spring Meetings del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
In un’indagine fra le famiglie più fragili condotta dall’Organizzazione con il supporto dei partner territoriali, si mostrano gli effetti collaterali dell’epidemia, con ripercussioni drammatiche sull’istruzione e le condizioni di vita dei bambini.
In aumento la preoccupazione soprattutto per le famiglie che dipendono dall’economia informale per la loro sussistenza e non sono coperte da misure di sicurezza sociale, assicurata nel continente solo al 10% della popolazione economicamente attiva.
In Italia già raggiunte oltre 20.000 persone con il programma “Non da soli”, ma continuano a crescere le richieste da parte delle famiglie in grave difficoltà economica.
Nessun ventilatore nel distretto di Cox’s Bazar, che ospita oltre tre milioni di persone, tra cui un milione di rifugiati Rohingya. Si teme un disastro umanitario.
Il mancato accesso a didattica a distanza grave rischio per minori che vivono nei contesti svantaggiati. Immediatamente necessario utilizzare l’anagrafe dello studente per individuare e raggiungere gli studenti disconnessi con azioni immediate.
Limitate finora le misure per garantire l’apprendimento a distanza. Preoccupazione per i minori più emarginati e per le ragazze, maggiormente esposti a sfruttamento, abusi, matrimoni precoci e alla possibilità di abbandonare definitivamente la scuola.
Aumentati notevolmente questa settimana i casi di contagio in Africa. Oltre 5.200 a oggi i positivi in 47 Paesi. L’Organizzazione sta diffondendo messaggi salvavita in Sudan, in particolar modo nel Nord Darfur e nel Kordofan.
Nell’ambito del programma “Non da soli” avviata la distribuzione di tablet e connessioni internet agli studenti del progetto Fuoriclasse sprovvisti e un programma di formazione sulla didattica a distanza per i docenti con l’Università di Milano Bicocca.
Per fronteggiare la diffusione della pandemia, l’Organizzazione chiede un allentamento delle restrizioni agli aiuti umanitari per garantire il sostegno alla popolazione nelle aree più difficili da raggiungere.
Una ricerca dell’Imperial College individua le zone più a rischio a causa dei sistemi sanitari più deboli del mondo e degli alti livelli di povertà, aggravati dalla malnutrizione infantile e dalla malaria endemica.
L’Organizzazione aveva sollecitato l’intervento al Governo, dopo aver risposto alle sempre più crescenti richieste di famiglie indigenti che avevano perso la loro fonte di reddito, legata a lavori precari e occasionali.