Dalla consegna della spesa e di aiuti materiali al sostegno alle scuole per la didattica a distanza alle attività per i minori stranieri soli e le donne vittime di violenza: l’impegno dell’Organizzazione perché nessun bambino sia lasciato indietro.
Il Paese è uno dei peggiori al mondo in cui essere minori, negli ultimi anni c’è stata una preoccupante tendenza all’aumento delle uccisioni e delle mutilazioni dei bambini.
Intanto, primo caso di Covid 19 a Cox Bazar in Bangladesh, dove si trova il più grande insediamento di rifugiati al mondo. Il cessate il fuoco globale, chiesto dall’Onu, potrebbe aiutare a proteggere la vita di 415 milioni di minori in aree di conflitto.
Boom di visualizzazioni su YouTube per i video di #iomidivertoacasa, ma la campagna “invade” anche Instagram e TikTok. Il messaggio positivo coinvolge anche J-Ax e il video del suo ultimo singolo “Supercalifragili”.
Una nuova indagine dell’Organizzazione rivela l’impatto devastante della guerra sulla salute mentale dei bambini. In poco più di 2 anni, più di 2 mila minori uccisi o rimasti feriti; oltre 2 milioni i bambini gravemente malnutriti
Di fronte alla annunciata proroga della chiusura delle scuole è indispensabile mettere ogni bambino e ragazzo nelle condizioni di esercitare il diritto allo studio e non aumentare le diseguaglianze educative.
La campagna sui principali social è rivolta ai giovani costretti a stare a casa. Coinvolgerà i più importanti content creator del web lanciando un messaggio positivo: riscoprire la famiglia, il gioco e l'inventiva in questo momento difficile.
Siria, Bangladesh e Africa Sub-Sahariana ospitano una vasta popolazione di rifugiati e sfollati in condizioni di vulnerabilità e precarietà sanitaria che richiede misure di prevenzione efficaci e un forte impegno della comunità internazionale.
Oltre la metà delle scuole di Idlib - 570 su 1.062 - sono danneggiate, distrutte o in aree troppo pericolose perché possano essere accessibili ai bambini.
In seguito alla visita in Grecia della Commissaria Ue Johansson, l’Organizzazione chiede di accelerare il ricollocamento dei bambini migranti e rifugiati.
Dalle zone più povere del Paese giunge la richiesta di aiuti immediati per le famiglie con bambini. Necessari beni materiali di prima necessità e beni “educativi” per non far uscire i più svantaggiati dal circuito educativo e non isolarli dai compagni.
Al via in tutta Italia il programma di intervento straordinario “Non da soli” per affrontare la crisi dal punto di vista dei bambini: contrasto alla povertà educativa, sostegno alla didattica a distanza e alla genitorialità.
Save the Children e altre 64 organizzazioni della società civile esprimono preoccupazione per le diffuse violazioni dei diritti dei bambini e per le minacce alla loro salute e alla loro sicurezza negli hotspot per i rifugiati sulle isole del Mar Egeo.
Nel 9° anniversario dell’inizio del conflitto in Siria, Save the Children, Harvard Humanitarian Initiative e World Vision diffondono le analisi di immagini satellitari inedite di Idlib prima e dopo il conflitto.
In occasione della visita dei vertici delle istituzioni europee, l’Organizzazione rilancia l’appello e chiede agli Stati europei di ricollocare immediatamente dalle isole greche minori non accompagnati, famiglie con bambini e più vulnerabili.