L’Organizzazione chiede alla Comunità internazionale di sostenere gli operatori umanitari locali in questa emergenza. Già distribuiti pasti caldi a circa 500 persone accampate nei centri sportivi utilizzati come rifugi temporanei ad Hatay, in Turchia.
Presentati i risultati del programma Arcipelago Educativo, grazie ad una delle prime valutazioni di impatto indipendenti realizzata in Italia con metodologie rigorose sul contrasto della perdita di apprendimenti durante la chiusura estiva delle scuole.
Migliaia di vittime e più di 2.800 gli edifici crollati nella sola Turchia. L’Organizzazione sottolinea la necessità dell’intervento immediato della comunità internazionale per fornire supporto alle migliaia di persone bisognose.
In vista del Safer Internet Day 2023, il Movimento Giovani per Save the Children lancia oggi la campagna di sensibilizzazione “Lo hai mai fatto?” per imparare a riconoscere le forme di violenza più diffuse nelle relazioni di coppia tra gli adolescenti.
Nel Paese una combinazione mortale di gravi carenze idriche, scarsi servizi igienico-sanitari e la mancanza di opzioni per il trattamento dell'acqua, sta favorendo la rapida diffusione del colera che sta registrando il 30% di casi in più rispetto a fine.
Si stima che più di 30 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrano già di malnutrizione acuta e 8 milioni della forma più letale di denutrizione nei 15 Paesi – incluso il Niger - più colpiti dalla crisi alimentare globale.
L’Organizzazione, in occasione del lancio del Piano di risposta umanitaria 2023, chiede maggiori finanziamenti per i gravi bisogni dei 21,6 milioni di yemeniti che necessitano di assistenza umanitaria e protezione, la metà dei quali sono minori.
L’Organizzazione - che opera in Ucraina dal 2014, chiede alle parti in guerra di garantire che le infrastrutture energetiche e le strutture civili, come case, scuole e ospedali, siano protette dagli attacchi.
A settembre, solo una scuola su tre in Ucraina è stata in grado di iniziare le lezioni in presenza poiché solo gli edifici dotati di un rifugio sono autorizzati ad accogliere gli studenti.
L’Organizzazione, presente nel Paese dal 1953 e impegnata tra l’altro a migliorare l’accesso dei minori a un’istruzione di qualità, esorta il governo del Libano a cercare urgentemente una soluzione che porti alla riapertura delle scuole.
L’Organizzazione sottolinea la necessità di trasformare le aree ad alta densità criminale in aree ad alta densità educativa, per prevenire e contrastare le mafie.