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Ti racconto di Memory, una maestra contro la malaria

In Malawi, è in corso un intervento pilota per la cura della malaria nelle scuole. Save the Children, in collaborazione con il Ministero della Sanità del Malawi, ha coinvolto alcuni insegnanti nella diagnosi e nel trattamento di una malattia che costringe molti bambini a non frequentare le lezioni e, in molti casi, mette in pericolo la loro stessa vita. I primi risultati del progetto sono straordinari, anche per la dedizione di insegnanti come Memory. Qualche volta pioveva. E, a volte, nella mia scuola di Napoli faceva freddo. Annamaria entrava in classe qualche minuto dopo di noi, levava il cappotto, prendeva la sedia, la faceva scivolare di fianco alla finestra, lì dove c’era più luce e qualche volta un po’ di sole. Annamaria aveva sempre una sciarpa e parlava piano. I registri verdi erano sempre nascosti sotto i suoi libri, rilegati con carta riciclata e nastro adesivo. Leggevamo tanto con lei. Non lo sapevamo, ma avevamo bisogno di lei e dei sui libri. Era un modo meraviglioso di prendersi cura di noi. Annamaria, oggi volevo presentarti Memory. So che penserai che è un nome straordinario per una maestra. Memory vive a Zomba, in Malawi, e lavora in una scuola sostenuta da Save the Children. Il tuo foulard rosso, simile a quello di Memory, andrebbe benissimo anche qui. Perché anche a Zomba piove, e qualche volta può fare freddo.

Memory ti assomiglia, anche se proprio non riesce a star seduta sulla sedia come te. A lei piace la lavagna, il gesso colorato. Anche lei adora il suono delle lettere scandite. Devo dire che Memory arriva prima di tutti, ma anche tu lo avresti fatto se non avessi trovato sempre traffico. La sua classe può arrivare anche a 100 alunni e sono certo che ti piacerebbe fare l’appello con tutti questi nomi. Come a Napoli anche a Zomba, nei mesi in cui piove, alcuni ragazzi non vanno a scuola. E, come immaginerai, avere la classe semivuota è sempre tremendamente triste. Infatti, in un qualsiasi giorno della stagione delle piogge, almeno 35 dei suoi studenti si ammalano di malaria, non riescono a stare in piedi, alcuni vomitano, tutti sono deboli e hanno la febbre. Memory sa che alcuni di loro non torneranno più a scuola. A volte si sente persa. Quando un suo alunno si ammala, e la sua famiglia non ha mezzi di trasporto e vive a 15 chilometri dal centro sanitario più vicino, e durante la stagione delle piogge le strade sono quasi impraticabili, è necessario inventarsi qualcosa. Ed ecco una piccola, grande idea per aiutare un bambino che contrae la malaria, che ha difficoltà a curarsi, che è costretto a rimanere a casa e a non frequentare le lezioni: insegnare a Memory a riconoscere e curare la malaria. Annamaria è un po’ come se nella tua sala professori Save the Children avesse creato un piccolo ambulatorio con qualche sedia, un tavolo, alcuni poster che spiegano come evitare di contrarre la malaria, i test per riconoscere la malattia e alcune confezioni di medicinali. Sono sicuro che tu, se fossi stata una maestra di questa scuola, avresti fatto come Memory e, oltre ai libri di Sciascia, Kafka e Montale, ti saresti presa cura di noi e della nostra salute. Ci avresti curato e molti di noi saremmo guariti in poche ore e saremmo ritornati a scuola il giorno seguente. Annamaria, a Zomba oggi ha ricominciato a piovere, il cielo è grigio. Nei campi si continua a seminare. Memory è a scuola, aspetta i suoi alunni. È orgogliosa del suo lavoro di insegnante (e un po’ medico). Il suo lavoro è ricompensato nel modo più bello: la gratitudine dei suoi ragazzi. Quella che io provo ancora per te, per avermi insegnato ad amare la lettura.  

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