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Ciclone Idai: il nostro intervento in Mozambico

Bambina in primo piano con mano in bocca

Si moltiplicano i nostri interventi per soccorrere la popolazione colpita dal ciclone Idai. La notte scorsa a Maputo, Mozambico, sono atterrate su un aereo cargo 51 tonnellate di generi di prima necessità per soccorrere gli abitanti che hanno perso tutto a causa dell'emergenza.

Sono decine di migliaia le persone che hanno visto la propria casa trascinata via dall’acqua e si sono messe in salvo arrampicandosi sugli alberi per sfuggire alla violenza della corrente.

Accedere direttamente alla città di Beira è impossibile, un ponte è crollato e il porto è inaccessibile, ma stiamo guidando le operazioni di aiuto da Chimoio. La città si è trasformata in un vero e proprio centro di smistamento e i voli da qui sono l’unica possibilità di far arrivare gli aiuti ai più di 600.000 abitanti gravemente colpiti dal ciclone Idai.

“Man mano che raggiungiamo le diverse aree colpite scopriamo nuove necessità urgenti - ha detto Machiel Pouw, responsabile dell’intervento in Mozambico - e la distribuzione dei generi di primo soccorso è fondamentale perché le famiglie possano utilizzare e conservare acqua pulita ed evitare le malattie. È difficilissimo riuscire a raggiungere le comunità che sono rimaste isolate a causa del ciclone, ma stiamo lavorando senza sosta per fare in modo che tutti i bambini e le loro famiglie ricevano gli aiuti necessari, e stiamo già trasportando i primi aiuti a Beira”. 

Grazie al sostegno dei donatori in Italia e negli altri paesi siamo riusciti a intervenire tempestivamente con gli aiuti, ma siamo solo all’inizio. Tutti in Mozambico cercano di fare ogni sforzo per salvare le vite in pericolo, ma c’è bisogno di più risorse per poter raggiungere tantissimi bambini e famiglie il cui futuro è a rischio.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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