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In Myanmar cresce il numero di bambini vittime della guerra

Primo piano di una bambina del Myanmar con vestito rosso

In Myanmar, nella parte centrale dello Stato del Rakhine, la violenza contro i bambini a causa della guerra è in forte aumento. È stato infatti rilevato che nei primi tre mesi del 2020 il numero di bambini uccisi o mutilati è aumentato di sei volte rispetto ai tre mesi precedenti, questo nonostante gli appelli urgenti per un cessate il fuoco globale lanciati dal Segretario generale dell’Onu per rafforzare gli sforzi contro la pandemia di COVID-19.

Il myanmar e i bambini in guerra


Secondo diverse fonti di monitoraggio tra gennaio e marzo di quest'anno, solo nella zona centrale del Rakhine, 18 bambini sono stati uccisi e 71 sono rimasti feriti o mutilati, rispetto ai tre bambini uccisi e ai dodici feriti tra ottobre e dicembre del 2019. 

Estorsioni, uccisioni e mutilazioni sono i tre principali abusi di cui sono vittime i bambini nel centro del Rakhine. La grave carenza di dati sulle violazioni nei confronti dei minori continua inoltre a rappresentare una grande sfida in tutto il Myanmar, dove intere aree, tra cui il nord Rakhine e gli Stati Chin al sud, rimangono in gran parte chiuse all’accesso degli osservatori indipendenti.

In queste aree, il conflitto tra Tatmadaw (l'esercito del Myanmar) e l'esercito di Arakan è divampato alla fine del 2018 e si è intensificato all'inizio di quest'anno, nonostante la crisi COVID-19. Violenze di cui è la popolazione civile a sopportare il peso maggiore, in parte a causa dei ripetuti scontri con armi pesanti nelle aree popolate.

20 Organizzazioni umintarie chiedono il pieno accesso agli Stati di Rakhine e Chin


L'aumento delle violenze in alcuni Stati del Myanmar potrebbe aumentare la fame, costringere molte persone a fuggire con la conseguente perdita di mezzi di sussistenza, rendendo impossibile inoltre l’accesso all'istruzione per molti bambini.

Leggi la dichiarazione rilasciata dalle 20 organizzazioni umanitarie.

Il rapporto delle nazioni unite


Secondo il rapporto delle Nazioni Unite su bambini e conflitti armati pubblicato la scorsa settimana, nel 2019 in Myanmar si è verificato un totale di 432 gravi violazioni contro 420 bambini, tra cui 41 uccisi e 120 mutilati. Tra questi anche bambini di appena 6 mesi. Ulteriori rapporti verificati confermano 12 attacchi contro le scuole e il rapimento di 12 bambini da parte di attori armati non statali. 

Il Tatmadaw ha inoltre reclutato 8 ragazzi nel 2019 e ha utilizzato 197 bambini in funzioni di assistenza negli accampamenti, nel trasporto di mattoni e nel lavoro nelle risaie, facendo segnare un aumento rispetto ai dati del 2018.

Nonostante questo il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha deciso di eliminare il Tatmadaw dalla lista degli autori di gravi violazioni contro i bambini, con riferimento specifico al reclutamento e all'uso dei bambini.

Stati e gravi violazioni contro i bambini


La scorsa settimana la nostra Organizzazione ha chiesto una valutazione indipendente su come il Segretario generale delle Nazioni Unite ha implementato i criteri di quest’anno per inserire o meno nella lista gli autori di gravi violazioni. Il dibattito aperto sui bambini e i conflitti armati tra gli Stati membri delle Nazioni Unite, in programma oggi a New York, offrirà una prima opportunità per esaminare il processo decisionale che sta alla base dell'eliminazione dalle liste, per garantire in futuro un rapporto accurato e coerente.

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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