Mozambico, anche minori soli in fuga dalle violenze
In seguito agli attacchi e alle brutali violenze che si sono consumate in Mozambico, nella città di Palma nella provincia di Cabo Delgado, negli ultimi giorni circa 3.100 persone sono fuggite da Palma e hanno iniziato ad arrivare nella città costiera di Pemba. Delgado. Non è ancora chiaro il numero esatto delle vittime, molti sono i dispersi e gli sfollati.
Tanti sono i minori non accompagnati in fuga e proprio per fare fronte ai principali bisogni dei tanti bambini rifugiati rimasti soli, abbiamo dispiegato un team di esperti di protezione dei bambini e di acqua e servizi igienico-sanitari al porto e all'aeroporto di Pemba.
Questi bambini hanno bisogno anche del tuo aiuto. Con una donazione puoi portare soccorso e fare davvero la differenza: DONA ORA.
Una testimonianza dal nostro staff
Tra gli operatori che stanno facendo fronte a questa emergenza, accogliendo i minori soli in fuga, ci è arrivata una testimonianza molto toccante.
Alle 9 del mattino del 28 marzo il nostro team ha visto una piccola barca con quattro persone a bordo, tra cui un ragazzo di 12 anni, Amimo, che era visibilmente spaventato e a piedi nudi. Amimo ha detto di essersi separato dalla sua famiglia quando il suo villaggio è stato attaccato mercoledì 24 marzo.
Dopo avere ricevuto cibo, Amimo ci ha raccontato:
“Stavo giocando con i miei amici vicino casa. Quando sono iniziati gli attacchi, sono corso dentro casa e ho trovato mia madre e i miei fratelli. Ho detto alla mia famiglia di scappare, ma loro hanno detto di aspettare. Non volevo farlo, così sono corso alla spiaggia che è vicino casa mia. Quando sono arrivato, ho trovato una barca che trasportava persone. Era lontana dalla riva, quindi ho dovuto nuotare per raggiungerla. Poi sono stato tratto in salvo e siamo partiti verso Pemba”.
Tanti bambini come Amimo hanno assistito a scene di orrore indescrivibili. I minori separati sono particolarmente vulnerabili e i nostri team stanno facendo tutto il possibile per identificarli e riunirli alle loro famiglie il più rapidamente possibile. Questa è una situazione terribile per tutti, bambini, genitori e l’intera comunità di Cabo Delgado.
Di fronte alla gravità di questo scenario, la comunità internazionale non può restare indifferente, deve stanziare subito per aiutare questi bambini. Hanno bisogno di aiuto urgente, sia per i loro bisogni primari - cibo, alloggio, cure mediche - sia per aiutarli a riprendersi mentalmente da questi attacchi.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
Chi ha letto questo articolo ha visitato anche
Territori palestinesi occupati: 24 bambini uccisi in 3 giorni
Nei Territori palestinesi occupati, 24 bambini sarebbero stati uccisi in 3 giorni di violenza, a Rafah e in Cisgiordania. Dal settembre 2023 sono stati uccisi almeno 116 bambini in Cisgiordania.Assistenza sanitaria Gaza: la più attaccata tra le guerre
A Gaza in sei mesi di guerra l’assistenza sanitaria è stata la più attaccata tra le altre guerre. Il numero di attacchi contro strutture o personale sanitario è il più alto che in qualsiasi altra guerra dal 2018 a oggi, inclusa l’Ucraina.Ucraina: marzo il mese più pericoloso per i bambini
Marzo 2024 è stato il mese più pericoloso per i bambini in Ucraina dal luglio dello scorso anno. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario e astenersi dall'uso di armi esplosive.