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L'Europa si assuma responsabilità dei minori afghani in fuga

recinzione in metallo bianco con filo spinato e panni stesi

Siamo sgomenti di fronte ai tentativi, da parte dei decisori politici europei, di dissuadere le persone provenienti dall’Afghanistan a cercare protezione in Europa.

I governi e l'UE devono adempiere al dovere morale e legale di garantire la sicurezza dei minori e delle famiglie afghane a rischio di persecuzione e di altre violazioni dei diritti umani e di assicurare loro protezione.

Europa e accoglienza

Dopo anni di fallimento nella protezione e il sostegno dei minori migranti, compresi quelli non accompagnati, l’Europa non può continuare a commettere gli stessi errori: deve garantire che i bambini e gli adolescenti in fuga dall'Afghanistan possano chiedere assistenza, asilo e vedano rispettati i propri diritti.

I paesi europei dovrebbero emettere con urgenza nuove linee guida per gli afghani a rischio, riconoscendo il drammatico cambiamento nella situazione in Afghanistan, in particolare per donne, ragazze, bambini, adolescenti e persone LGBTQI+. Tutte le domande di asilo avanzate da cittadini afghani e respinte e gli ordini di espulsione devono essere rivisti alla luce della presa del potere del Paese da parte dei Talebani.

Bene il sostegno promesso ai Paesi confinanti con l’Afghanistan che ospitano la stragrande maggioranza dei rifugiati dal Paese, ma questa disponibilità non può limitarsi solo a chi ha collaborato con le forze militari ma deve includere anche i rifugiati più vulnerabili nei paesi vicini dell'Afghanistan.

L'accresciuto controllo delle frontiere ha portato alla creazione di colli di bottiglia in prossimità dei confini dei paesi balcanici, con migliaia di minori e adulti che cercano disperatamente di attraversarli, andando incontro a respingimenti violenti e illegali.

L'Europa ha le risorse e le capacità per aiutare le persone che arrivano ai suoi confini dall'Afghanistan e offrire protezione a coloro che ne hanno bisogno. Serve una leadership forte per passare dalla deterrenza all’accoglienza. Le violenze che centinaia di bambini e famiglie hanno subito alle frontiere dell'UE negli ultimi anni sono inaccettabili.
 

Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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