Crisi Ucraina: in frontiera nord insieme ad Unicef
La crisi in Ucraina sta provocando un esodo di persone che cercano salvezza nei Paesi limitrofi e nel resto dell’Europa. Migliaia di persone stanno arrivando in Italia attraverso la frontiera nord, al Valico Fernetti, nei pressi di Trieste. Sono persone provate da quello che hanno vissuto negli ultimi giorni, a causa di un conflitto che ha distrutto le loro vite e il flusso degli arrivi è in costante aumento.
L’arrivo dei profughi ucraini dalla frontiera nord
Siamo impegnati insieme ad Unicef nella risposta immediata ai bisogni essenziali di bambine, bambini e adolescenti e delle loro famiglie in arrivo al valico Fernetti e in quattro giorni siamo entrati in contatto con circa 1600 persone. Gli operatori, in coordinamento con le altre organizzazioni presenti, distribuiscono beni di prima necessità come kit invernali e kit per l’igiene (pannolini, salviette detergenti, assorbenti igienici), sensibilizzano sulla prevenzione sanitaria, fornendo anche mascherine FFP2 e gel igienizzante, oltre a cibo e acqua. La presenza di mediatori culturali consente inoltre di dare sostegno e affrontare le situazioni più difficili.
Negli ultimi quattro giorni i nostri operatori hanno assistito all’ingresso di vari autobus, van e automobili, e il numero di persone con cui sono entrati in contatto quotidianamente durante il giorno varia tra le 300 e le 600, a cui si sommano quelli che transitano durante la notte. La maggior parte sono donne, bambini e anziani e i numeri aumentano di giorno in giorno. I bambini in particolare rappresentano almeno il 40% del totale. Giovedì scorso, in un solo autobus, su un totale di 60 persone a bordo, 42 erano minori. Una bambina arrivata domenica 6 marzo aveva appena un mese di vita.
La partnership con unicef
L’intervento presso il Valico Fernetti, a supporto delle bambine, dei bambini e degli adolescenti che arrivano in Italia dall’Ucraina, si inserisce nell’ambito della più ampia collaborazione con UNICEF, inaugurato a dicembre 2020 per dare una risposta immediata ai bisogni essenziali di bambini e adolescenti, delle loro famiglie e delle donne sole in arrivo in Italia e in transito. Grazie alla partnership, che proseguirà per tutto il 2022, continueranno ad essere garantiti ai minori in arrivo o transitanti alla frontiera Nord e Sud beni di prima necessità, come kit per il viaggio e l’igiene personale, un primo sostegno psicologico, informazioni sui diritti, sui servizi e sulle opportunità disponibili.
I nostri team e quelli di UNICEF effettueranno anche una valutazione delle potenziali vulnerabilità e di problemi di protezione specifici, tra cui quelli connessi alla violenza di genere nei confronti delle ragazze e delle giovani donne.
Per approfondire leggi il comunicato stampa.
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