Dieci anni di guerra in Siria hanno conseguenze terribili sulla salute mentale dei bambini. Molti di loro oggi soffrono di attacchi di panico, paura continua, auto-isolamento.
Sono migliaia i bambini che stanno tornando nelle loro case, distrutte in precedenza dai bombardamenti, per la paura della diffusione dell’epidemia di COVID-19 nei campi profughi dove avevano trovato riparo dal conflitto.
Cresce la preoccupazione in Siria dove sono stati registrati i primi casi di coronavirus. La diffusione dell’epidemia in questo Paese, già provato da 9 anni di guerra, avrebbe un impatto disastroso.
Il sistema sanitario a Gaza, in Siria e Yemen non è adeguato per fronteggiare la pandemia di coronavirus. Per questo è fondamentale allentare le restrizioni agi aiuti umanitari e garantire sostegno alla popolazione nelle aree più difficili da raggiungere.
Ricorre tra pochi giorni il 9° anniversario dell’inizio del conflitto in Siria. Con l’ultima escalation di violenza a Idlib, 77 minori sono stati uccisi o feriti in un mese, a 280 mila bambini è pregiudicata la possibilità di andare a scuola.
Il bilancio delle vittime dell’attacco a 10 scuole ad Idlib, in Siria, è tragico e sembra sia destinato a peggiorare. Una bambina ha perso la vita e 9 civili sono stati uccisi in uno dei luoghi dove i bambini e il personale dovrebbero sentirsi al sicuro.
A causa del freddo in Siria e delle terribili condizioni di vita nei campi profughi a Idlib, la vita di migliaia di rifugiati siriani è in pericolo. Tra questi numerosi bambini in condizioni drammatiche.
Chiediamo, insieme ad altre 7 organizzazioni umanitarie, un cessate il fuoco immediato in Siria. Nel nord ovest del Paese centinaia di persone in fuga dalle violenze, specie donne e bambini.
Siria Nord Occidentale: 200.000 bambini sfollati negli ultimi due mesi, 34 morti negli ultimi 15 giorni a causa dell’escalation di violenza a Idlib e Aleppo.