È tempo di bilancio e se dovessimo raccontare il 2015 attraverso un’immagine, sarebbe certamente quella del piccolo Aylan, il bambino siriano ritrovato annegato sulla spiaggia di Bodrum, paradiso turistico della Turchia.
La nostra presenza al primo World Humanitarian Summit, ha portato sul tavolo della conferenza mondiale, quegli obiettivi che riteniamo prioritari per alleviare le sofferenze di milioni di bambini e persone colpite da guerre, povertà ed emergenze.
È arrivato il momento di pensare alla dichiarazione dei redditi. Anche quest'anno il vostro supporto è prezioso: grazie alle 86.500 firme raccolte nel 2013, con i fondi del 5 per mille stiamo attuando progetti in 11 Paesi nel mondo
Oggi tutta Save the Children a livello globale parla con una sola voce e lancia la campagna Every Last Child. Nel mondo quasi 6 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie facilmente curabili e prevenibili.
Milioni di bambini rischiano la fame a causa della grave e crescente crisi alimentare in Etiopia. La crisi è stata causata dagli effetti de El Niño (siccità nel Nord e alluvioni nel Sud), che hanno distrutto interi raccolti e scorte di cibo.
Il virus Zika è un flavivirus trasmesso dalle zanzare, endemico in alcune zone dell’Africa e dell’Asia, ed è stato identificato nel Pacifico del Sud in seguito a uno scoppio epidemico nell’isola di Yap degli Stati Federati di Micronesia nel 2007.
Da ormai un decennio lavoriamo sul territorio nazionale, attraverso il Programma Italia, che non è stato pensato come un insieme di progetti, ma come un programma unitario che agisce su più dimensioni
Quando pensi a un bambino di 16 mesi cosa ti viene in mente? Io immagino un paio di occhi vispi, un sorriso contagioso e tanta energia. Purtroppo però non tutti i bimbi di quell’età sono così.
A volte la parola testamento suscita in noi sentimenti di paura e tristezza, ma anche un pizzico di scaramanzia: eppure, riflettendo con lucidità, è solo lo strumento capace di far rispettare le nostre volontà e desideri in un futuro lontano.
Vogliamo raccontarvi oggi l’esperienza di Elena, una ragazza che partecipa al nostro progetto SottoSopra, partita insieme a una delegazione di Save the Children