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In Italia o nel mondo, sempre al fianco dei bambini

bambini afghani seduti a terra in cerchio mentre giocano sorridenti alle costruzioni insieme a operatrice save the children

Lavoriamo in 59 Paesi del mondo, costruendo solide partnership con le comunità locali per migliorare l’impatto sulla vita delle bambine e dei bambini. In Italia e nel mondo abbiamo portato il nostro intervento a 3.975.226 persone

Il nostro intervento in Italia e nel mondo 

In Italia lavoriamo per raggiungere le bambine e i bambini che hanno bisogno di aiuto. I minori che incontriamo sono i più fragili e vulnerabili, a causa della povertà, della violenza, delle scarse opportunità lavorative. Nel 2021 abbiamo attivato su tutto il territorio nazionale 119 progetti, raggiungendo e portando il nostro supporto a 112.086 persone.

I nostri progetti nel mondo, invece sono stati 246, attivati in Africa Subsahariana, in Asia, in Nord Africa e Medio Oriente, Centro e Sud America e Sud Est Europa. Ecco le aree tematiche sulle quali interveniamo:

Garantiamo il diritto all'educazione a tutti i bambini

Nel 2021 abbiamo continuato il nostro impegno per la promozione, l’accesso e la qualità dell’educazione prescolare, per bambine e bambini da 0 a 6 anni, che è fondamentale per porre le basi del processo di apprendimento e per assicurare una transizione efficace verso la scuola primaria. L’accesso ad un’educazione inclusiva e di qualità per tutti i minori è una nostra priorità strategica e nell'ambito abbiamo raggiunto 1,5 milioni di persone: abbiamo formato insegnanti, posto l’attenzione sull’accessibilità degli spazi, sulla fornitura di materiali per la didattica inclusiva e ci siamo focalizzati sull’accesso all’educazione per minori con disabilità o appartenenti a minoranze etniche.

Per continuare a fronteggiare la pandemia e la chiusura più o meno prolungata delle scuole, abbiamo supportato l’accesso a dispositivi per la didattica a distanza tramite kit scolastici e giochi educativi per l’apprendimento. Al momento della riapertura delle scuole, abbiamo investito per un rientro in sicurezza e il recupero dell’insegnamento perso, ma abbiamo anche rafforzato i sistemi igienico-sanitari, fornendo interventi di protezione, di supporto psicosociale per gli studenti ed un sostegno economico alle famiglie. Con lo stesso orgoglio, riportiamo la testimonianza di una mamma somala, Fatuma, felice per i progressi del suo bambino:

“Mio figlio Abdikadir non aveva mai detto una parola, era molto aggressivo. Le mie notti erano piene di stress e insonni, pensando che non sarebbe riuscito a parlare e socializzare con altri bambini. Grazie al programma di prima infanzia, il centro di educazione prescolare, che Save the Children ha portato a casa nostra, Abdikadir ora dice alcune parole, scrive e legge lettere dopo gli insegnanti. Vedo un grande miglioramento sociale, fisico e mentale.”

Abdikadir è uno dei 2.300 bambini e bambine tra i 3 e i 6 anni che il progetto mira a raggiungere attraverso i nostri 10 centri di educazione prescolare in Somalia.

Difendiamo i bambini da ogni forma di sfruttamento e abuso

I nostri programmi continuano a tutelare e promuovere i diritti dei minori, con un focus specifico sulle persone sfollate e coinvolte nella migrazione a causa di guerre, catastrofi ambientali e cambiamenti climatici. Lavoriamo nei paesi di origine delle persone che migrano, come lo Zimbabwe, nei paesi di transito, come l’Egitto, e in quelli di destinazione, come la Giordania o il Sudafrica. Ad esempio, i nostri programmi sensibilizzano giovani e adolescenti rispetto ai rischi associati alla migrazione non sicura.

Lavoriamo anche accanto ai minori in transito lungo le rotte interne all’Africa e lungo la rotta Balcanica, al fine di rafforzare i sistemi di protezione per i minori che viaggiano soli e che sono a rischio di sfruttamento e violenza ed offriamo loro opportunità di apprendimento. In modo simile, implementiamo programmi di protezione ed educazione per i rifugiati siriani in Giordania ed in Libano. 

Contrasto alla povertà e all’insicurezza alimentare

Il nostro lavoro vuole limitare gli effetti negativi delle emergenze, inclusi i cambiamenti climatici e la pandemia, per rafforzare la resilienza delle popolazioni e delle famiglie più vulnerabili. In questo senso va letto il trasferimento di denaro a famiglie particolarmente vulnerabili in Somalia, Yemen, Sud Sudan e Uganda, associandolo poi a formazioni e sensibilizzazione per rafforzarne la resilienza economica.

Abbiamo lavorato sulla promozione della sicurezza alimentare e sull'accesso a cibo sano e nutriente, lavorando lungo la filiera alimentare per promuovere pratiche agricole sostenibili e adeguate ai bisogni nutrizionali dei minori. In Kenya abbiamo contribuito alle politiche di protezione sociale nei paesi più impattati dalle crisi climatiche e associato questi interventi ad attività per promuovere l’eguaglianza di genere e i diritti di persone con disabilità in Indonesia. 

Ci siamo ispirati ai giovani per ideare progetti di Youth Empowerment in Albania, Bolivia, Nepal e Uganda, che promuovono il benessere ed il protagonismo dei degli adolescenti come agenti del cambiamento e stimolare il lavoro di squadra per rafforzare l’autonomia dei giovani. 

“Per realizzare il Centro di Informazione per Giovani, il comune di Badimalika ci ha offerto il locale, internet, elettricità e supporto finanziario. Save the Children, attraverso il programma Youth Empowerment sostenuto da Bulgari, ci ha supportato con mobili, computer e lavagne, ha offerto supporto logistico e finanziario e ci ha aiutato ad attivare un numero verde per espandere le attività del Centro. Con i nostri progetti, abbiamo sostenuto 448 giovani.

Questa è la preziosa testimonianza di Prashant, Presidente del Centro di Informazione per Giovani nella località di Badimalika, in Nepal dove collaboriamo con il Comune e con un’altra NGO locale, Peace Win Bajura, affinchè il centro crei opportunità lavorative per i giovani offrendo servizi per loro.

Garantiamo le cure necessarie a madri e bambini 

Abbiamo sviluppato progetti di nutrizione, prevenzione, assistenza materno-infantile e informazione sulla salute per assicurare le cure necessarie alle madri e ai loro bambini, per combattere la malnutrizione e assistere le donne e i neonati prima, durante e dopo il parto. Nel 2021 abbiamo raggiunto 1,1 milioni di persone e in tutti i progetti abbiamo predisposto un piano di risposta alla pandemia di Covid-19 e realizzato interventi salvavita rivolti ai minori e alle famiglie colpite dai conflitti e dalla siccità.

In particolare, abbiamo fornito assistenza medica e supporto alla nutrizione degli infanti in aree rurali attraverso la mobilitazione di centri di salute mobili come in Afghanistan, garantito l’identificazione precoce e il trattamento di casi di malnutrizione tra i minori di meno di 5 anni e le donne in gravidanza o in allattamento come in Somalia, rafforzato l’accesso ai servizi di salute come in India, sensibilizzato i giovani in tema di salute sessuale e riproduttiva in Nepal e in Bolivia, supportato le popolazioni colpite da cambiamenti climatici e dalla pandemia con progetti di prevenzione che includono il miglioramento dei mezzi di sostentamento delle famiglie, componenti di riduzione del rischio, sicurezza alimentare, salute, servizi idrici e igienico-sanitari in Corno d'Africa, Malawi, Mozambico, Sudafrica.

Per conoscere meglio i nostri progetti, i nostri luoghi di intervento e tutto ciò che abbiamo fatto nel 2021 leggi il nostro Bilancio

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