Nel 2023 almeno 12 mila persone hanno perso la vita per eventi climatici estremi, che stanno diventando sempre più frequenti e gravi a causa della crisi climatica, colpendo coloro che hanno contribuito meno a generarla.
Mentre 250mila persone, soprattutto bambine e bambini, tornano in Afghanistan dal Pakistan migliaia di rifugiati afghani corrono l’alto rischio di contrarre gravi malattie a causa del mancato accesso all'acqua pulita per bere e lavarsi.
È passato un anno dalle inondazioni che hanno colpito il Pakistan, un disastro che ha sommerso un terzo del Paese e causato più di 1.700 vittime. L'impatto della crisi climatica sui bambini più è impossibile da ignorare in Pakistan.
Negli ultimi tre mesi, forti inondazioni hanno sconvolto la vita di 19 milioni di bambini. La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini e le decisioni che si prenderanno al vertice COP27 saranno determinanti per il loro futuro.
Il numero di persone che stanno affrontando l’emergenza fame è aumentato del 45% da quando le alluvioni hanno devastato gran parte del Paese. Con l'inizio dell'inverno, il dato potrebbe peggiorare, mettendo a rischio milioni di giovani vite.
Centinaia di migliaia di rifugiati afghani sono rimasti ancora una volta senza casa dopo che i campi profughi dove vivevano sono stati decimati dalle devastanti inondazioni nel Paese. Circa 1 persona su 6 non ha alcun riparo.
Le inondazioni devastanti in Pakistan hanno messo in ginocchio la popolazione e almeno 11 milioni di bambini ne subiscono le conseguenze. I nostri soccorritori sono sul campo ma la situazione è grave e servono aiuti della comunità internazionale.
9,7 milioni di bambini rischiano di lasciare per sempre la scuola entro la fine dell’anno. Secondo le stime, nel nuovo report globale “Save our education”, si rischia di perdere fino a 192 miliardi di dollari per l’istruzione entro l’anno.