Negli ultimi mesi a causa della siccità, del conflitto e degli sfollamenti, i tassi di malnutrizione sono aumentati vertiginosamente. In occasione della Giornata mondiale del bambino africano, lanciamo l’allarme per intervenire con urgenza.
Un segnale drammatico di ciò che sta per accadere, poiché le Nazioni Unite stimano che il numero di persone che in Sudan affrontano la fame acuta è destinato a raddoppiare fino a raggiungere i 18 milioni entro settembre 2022.
In Etiopia sono 29 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria e 5,9 milioni sono sfollate a causa della peggiore siccità degli ultimi 40 anni e dei conflitti localizzati.
Gli aiuti alimentari forniti alle famiglie negli ultimi mesi si stanno rivelando insufficienti a soddisfare i bisogni crescenti, a causa di una terribile combinazione tra crisi economica, impatto della guerra in Ucraina e siccità.
In Afghanistan le famiglie sopravvivono a pane e acqua mentre la crisi economica peggiora. 23 milioni di persone, tra cui 14 milioni di bambini, fanno i conti con la fame.
Il mutato ciclo delle piogge sta incidendo sulle capacità di raccolto e produzione per molte famiglie di agricoltori in Zambia, innescando una grave crisi economica e provocando un alto tasso di malnutrizione che colpisce più di 800 mila bambini.
Smart working, didattica a distanza e telelavoro; la vita lavorativa ai tempi del Covid è cambiata per molti, non solo per le famiglie che si trovano a fare i conti con le quarantene dovute all’emergenza pandemica, ma un po’ per tutti e tutte.
Domani avrà luogo la conferenza virtuale dei donatori dove i leader mondiali avranno la possibilità di salvare i bambini afghani da fame, sfruttamento e morte, se si impegneranno da subito stanziando i fondi necessari per affrontare le cause della crisi.
Se ti stai relazionando con bambini, bambine e adolescenti ucraini in fuga o fuggiti dalla guerra, in questo articolo troverai alcuni suggerimenti ed indicazioni per supportarli/le al meglio.
La crisi climatica incombe nuovamente sul territorio somalo, dove Il 70% delle famiglie non ha abbastanza cibo e il bestiame continua a morire per cause legate alla mancanza di acqua.